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“Tu sai, io so. Riposa in pace”: la dedica sui social di Laura Pausini per lo zio Ettore, investito e ucciso

“Ciao zio. Tu sai. Io so. Riposa in pace”. È la dedica pubblicata su Instagram da Laura Pausini per lo zio Ettore, investito e ucciso domenica scorsa a Bologna, all’indomani dell’ultimo saluto al 78enne. Una dedica che sembra rispondere alle dichiarazioni fatte dalla cugina nei giorni scorsi: “A quella parte di parentado non è mai fregato nulla di mio padre”.
A cura di Eleonora Panseri
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A sinistra, la dedica sui social per lo zio Ettore della cantante Laura Pausini (a destra).
A sinistra, la dedica sui social per lo zio Ettore della cantante Laura Pausini (a destra).

“Ciao zio. Tu sai. Io so. Riposa in pace. Tvb”. Con queste parole, condivise nelle sue storie Instagram, Laura Pausini ha salutato lo zio Ettore, investito e ucciso domenica scorsa mentre era in sella alla sua bici a Bologna.

La dedica è stata pubblicata sui social a poche ore di distanza dall'ultimo saluto al 78enne che si è tenuto ieri, sabato 8 novembre, al Pantheon del cimitero della Certosa, dove erano presenti anche il fratello, Fabrizio Pausini, padre della cantante (assente alla celebrazione), e Silvia, la sorella di Laura.

Il "Tu sai. Io so" sembra essere una risposta alle dichiarazioni fatte dalla cugina Sabrina, figlia di Ettore, nei giorni scorsi. Sui social la donna aveva scritto di non volere la cantante al funerale. "È solamente una parentela sulla carta, perché a quella parte di parentado non è mai fregato nulla di me e di mio padre", aveva detto.

"Io non sono come loro e tali valori me li ha insegnati proprio mio padre”. Il commento era stato poco dopo cancellato ma ripreso dall’agenzia Dire. La donna ha rivolto parole durissime anche nei confronti del pirata della strada che ha investito il padre, un 29enne di Rimini denunciato in stato di libertà per omissione di soccorso e omicidio stradale.

Il giovane, senza precedenti penali, dopo essere fuggito in un primo momento, si è costituito spontaneamente e ha chiesto perdono alla famiglia. "Chi lo ha ucciso? Non lo perdono, ma vorrei vederlo in volto. Ci vuole un delinquente per superare in quel punto, come fai a fare una manovra del genere?", aveva commentato la figlia della vittima.

Ettore Pausini, originario di Solarolo, domenica 2 novembre era in sella alla sua bicicletta, come era solito fare ogni weekend, quando era stato investito dall'auto che non si era fermata dopo l'impatto. Purtroppo, a nulla era servito l'intervento dei soccorsi.

Gli operatori sanitari avevano cercato di rianimare il 78enne per un'ora, ma per lui non c'era stato più nulla da fare. L'impatto tra l'auto e la bici era avvenuto in via degli Stradelli Guelfi, nel tratto tra Castenaso e San Lazzaro di Savena.

L'uomo era molto conosciuto a Bologna, per oltre 30 anni era stato il barbiere di piazza Azzarita e negli anni scorsi era guarito da un tumore, un'esperienza che si era poi tramutata in un impegno nell'associazione Onconauti, che si occupa di riabilitazione per pazienti oncologici.

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