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Truffe online sul bonus da 600 euro, l’allarme Inps: “Non comunicate i dati”

La truffa consiste nell’invio di un’email falsa con la richiesta di aggiornare i dati personali al fine di finalizzare l’accredito della somma economica da parte dell’Istituto previdenziale. Con la scusa dell’accreditamento del bonus, si chiedono dati riservati riguardanti ad esempio conto o carta di credito e che hanno il fine ultimo di svaligiare il conto.
A cura di Antonio Palma
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Vista l'emergenza coronavirus in atto e le difficoltà economiche di milioni di italiani, alcuni malviventi hanno pensato  di approfittare della situazione cercando di truffare ignari cittadini con la scusa del pagamento del Bonus da 600 euro. Ad avvertite del pericolo è stato lo stesso Inps spiegando che sono arrivate all'ente previdenziale numerasse segnalazioni di  truffe in atto ai danni di cittadini ignari attraverso meccanismi del cosiddetto phishing. In pratica alle malcapitate vittime vengono recapitate false email a nome dell'Inps in cui, con la scusa dell'accreditamento del bonus, si chiedono dati riservati  riguardanti ad esempio conto o carta di credito e che hanno al contrario il fine ultimo di svaligiare il conto.

In una nota, l'Istituto di previdenza sociale invita tutti gli utenti a ignorare questo tipo di email che spesso propongono di cliccare su un link per ottenere il pagamento del Bonus da 600 euro o altre forme di rimborso da parte dell'Inps. L’indirizzo infatti rimanda a un sito esterno a quello Inps in cui potrebbero essere sottratti dati sensibili e non solo. L'ente ricorda che le informazioni sulle prestazioni Inps sono consultabili esclusivamente accedendo direttamente dal portale www.inps.it. e che l'Inps, proprio per motivi di sicurezza, non invia in nessun caso mail contenenti link cliccabili.

In realtà non è la prima volta che il nome dell'ente e il suo logo vengono usati per truffare ignari cittadini che al posto dell'accredito promesso rischiano di trovarsi col conto svuotato. Simili email vengono usate spesso  durante periodi in cui l'ente eroga le prestazioni a molti utenti e questa volta è toccato al bonus da 5660 per il quale all'Inps sono arrivate oltre 4 milioni e mezzo di richieste.

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