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Truffarono anche George Clooney, arrestati in Thailandia due latitanti italiani

Due cittadini italiani sono stati arrestati in Thailandia: i due sono accusati di aver messo a segno una serie di truffe, di cui molte anche in Italia. Tra i truffati della coppia c’è anche la star di Hollywood George Clooney: i due avevano creato una linea di abbigliamento a nome dell’attore, che ovviamente non ne era a conoscenza.
A cura di Stefano Rizzuti
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Fino a oggi erano due latitanti italiani, autori di molte truffe. Di cui una che ha visto come vittima addirittura la star di Hollywood George Clooney. I due sono stati arrestati a Pattaya, in Thailandia, questa mattina, nell’ambito dell’operazione denominata ‘Italian Bonnie & Clyde’. Le operazioni sono state svolte da una squadra speciale della Crime Suppression Division della Royal Thai Police e dell’Interpol di Roma, coordinata dall’esperto per la sicurezza della direzione centrale della polizia criminale e in collaborazione con il nucleo investigativo dei carabinieri di Milano. I due latitanti sono stati scoperti dopo un lungo servizio di sorveglianza svolti anche grazie all’utilizzo di un drone.

I due protagonisti della vicenda, Francesco Galdelli e Vania Goffi, erano entrambi già ricercati per reati contro il patrimonio. Erano diventati noti per aver messo a segno molte truffe in Italia. La più eclatante fu quella ai danni di Clooney: i due avevano creato una linea di abbigliamento a nome dell’attore. Inoltre, i due vendevano, su internet, dei Rolex falsi, spacciandoli per veri. E, in alcuni casi, inviavano agli acquirenti un pacco di sale al posto degli orologi.

Nel luglio del 2014 Galdelli era già stato arrestato, sempre a Pattaya. Ma il giorno dopo il suo fermo, quando si trovava al tribunale in cui doveva rispondere di reati minori sul suo soggiorno illegale nello Stato, era riuscito a evadere al termine dell’udienza. Secondo quanto emerso dopo la protesta formale dell’ambasciatore italiano, Galdelli sarebbe riuscito a scappare dopo aver corrotto le guardie carcerarie che si dovevano occupare del suo trasferimento, pagando 20.000 baht, corrispondenti a circa 500 euro. Il personale della polizia penitenziaria ritenuto responsabile dell’evasione è stato arrestato e destituito dal servizio.

Dopo l’evasione, l’uomo è stato trovato – in seguito ai pedinamenti – in un villino di lusso in cui aveva trovato rifugio. L’edificio è stato circondato e ogni via di fuga è stata impedita. Il personale, coordinato dall’esperto per la sicurezza, ha quindi fatto irruzione all’interno dell’appartamento arrestando entrambi i ricercati. Ora i due sono stati trasferiti al centro di detenzione dell’Immigration Bureau di Pattaya, in attesa del disbrigo delle procedure per l'estradizione.

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