Trovato morto in casa a 23 anni nel riminese: aperta inchiesta, si indaga sulle ultime freqentazioni

Restano avvolte nel mistero le circostanze della morte di Christian Polchi, il 23enne rinvenuto senza vita nella notte tra domenica e lunedì in un appartamento di Corso Europa, nella frazione di Fratte di Sassofeltrio, in provincia di Rimini. A scoprire il corpo e a dare l’allarme è stata la nonna, con la quale il giovane viveva in un alloggio di edilizia popolare. L’intervento dei sanitari del 118, giunti sul posto insieme ai carabinieri, si è rivelato inutile: per il ragazzo non c’era più nulla da fare.
Il giovane, cittadino italiano con origini dell’Europa orientale, risultava residente nell’abitazione insieme all’anziana parente. Su quell’alloggio, secondo quanto emerso, era in corso una procedura di sfratto con successivo trasferimento in un’altra sistemazione all’interno del comune. La madre di Christian, invece, vive sempre a Fratte, dove ha formato una nuova famiglia.
Le indagini sono ora concentrate sulla ricostruzione delle ultime ore di vita del 23enne. I carabinieri della compagnia di Riccione stanno passando al setaccio la serata di domenica, le frequentazioni e le abitudini quotidiane del giovane, raccogliendo testimonianze e ogni elemento utile a chiarire il contesto della tragedia.
Per accertare le cause del decesso, la Procura di Urbino ha disposto l’autopsia. Fino all’esito degli esami medico-legali, gli investigatori mantengono il più stretto riserbo: al momento nessuna pista viene esclusa e ogni ipotesi resta sul tavolo.