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Trovato morto a 19 anni sui binari a Piacenza, Federico forse vittima di un incidente

L’autopsia sul corpo di Federico Cinquetti, il 19enne trovato cadavere sulla linea ferroviaria Piacenza-Milano sabato scorso, non ha chiarito del tutto le cause della morte: esclusa la violenza da parte di altre persone, sarebbe stato vittima di un incidente. La ferita sulla tua testa sarebbe compatibile con con quella dell’impatto contro un treno in corsa.
A cura di Ida Artiaco
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Federico Cinquetti (Foto da La Provincia di Cremona).
Federico Cinquetti (Foto da La Provincia di Cremona).

L'autopsia eseguita nelle scorse ore sul corpo di Federico Cinquetti, il 19enne, originario della provincia di Cremona, trovato cadavere sui binari della linea ferroviaria Piacenza-Milano, all'altezza del ponte sul Po nella città emiliana, nel fine settimana appena trascorso, non ha chiarito i dubbi sulla dinamica della morte del giovane. Di certo, si sa che Federico non è stato vittima di violenza, per cui l'ipotesi al momento più accreditata è che si sia trattato di un tragico incidente, anche se non è ancora stato possibile per gli inquirenti ricostruire con esattezza gli attimi che hanno immediatamente preceduto la tragedia. La profonda ferita sul cranio del 19enne sarebbe compatibile con quella dell'impatto contro un treno in corsa, da quello che si apprende, che l'avrebbe preso in pieno mentre stava rientrando a casa. Un trauma accidentale, dunque. Ma il condizionale è d'obbligo.

Il corpo senza vita di Federico è stato ritrovato all'alba di sabato mattina da alcuni operai che stavano lavorando per la manutenzione della linea ferroviaria. Aveva una profonda ferita alla testa, i vestiti sporchi di fango ed era senza scarpe. Inizialmente, le forze dell'ordine subito intervenute sul luogo della tragedia non hanno escluso nessuna ipotesi, neppure quella dell'aggressione e del suicidio, in attesa che i risultati dell'esame autoptico potessero dare maggiori conferme. Federico era nato e cresciuto a Codogno, aveva frequentato l'istituito musicale Stradivari e aveva una grande passione per il violino. Aveva parenti e conoscenze anche a Soresina, la città dei nonni  e dove il padre è il titolare di un famoso studio legale.

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