Trovati 35 discendenti diretti di Leonardo Da Vinci. C’è anche Franco Zeffirelli

Chi non vorrebbe discendere da un genio? Se poi quel genio è Leonardo Da Vinci, probabilmente il più grande della storia, allora il piacere è doppio e pazienza se non si è all'altezza: a limite, scherzando, si potrà vantare un "pedegree" di tutto rispetto. Ebbene, secondo una ricerca iniziata nel 1973 e condotta da Alessandro Vezosi, direttore del Museo Leonardo da Vinci e da Agnese Sabato, storica, presidente dell’associazione internazionale Leonardo da Vinci-Museo Ideale, ci sarebbero in vita 35 discendenti dell'autore della Gioconda. In un primo momento si riteneva che Da Vinci non avesse eredi, ma studi più approfonditi condotti anche in Spagna e Francia hanno permesso di rintracciare 35 persone ancora in vita con legami "di sangue" con il pittore, inventore, scienziato (ma le definizioni sarebbero infinite): tra costoro, anche Gianfranco Corsi, cioè il regista Franco Zeffirelli.
Gran parte dei discendenti sono stati informati solo pochi giorni fa di avere il grande Leonardo fra i loro antenati. Molti sono toscani e vivono nell’area fiorentina. Giovanni Calosi è uno di loro: pensionato, dopo aver lavorato come ragioniere nove anni fa ha cominciato a collaborare con i ricercatori e solo successivamente ha scoperto che tra lui ed il grande genio c'era un legame diretto: "Mia madre Dina aveva ragione, ci parlava di documenti e lettere scritte al contrario che si leggevano solo allo specchio. Da generazioni si tramandava quella che noi abbiamo sempre ritenuto essere una leggenda e che invece si è poi dimostrata realtà. E’ per questo che a quei documenti, andati persi e venduti, non avevamo mai dato importanza". Un'altra discendente si chiama Elena, è un architetto di Empoli e chissà, forse ha preso da Leonardo l'abilità con il disegno: "Cosa si prova a essere discendi di Leonardo Da Vinci? Ovviamente sono sorpresa io stessa, ma felice, felice anche per la mia nonna che non c’è più, e che era orgogliosa di avere il cognome Vinci. Stento io stessa a crederci ma è davvero emozionante vedere ricostruito il proprio albero genealogico ed andare a fondo delle proprie radici".