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Treviso, operaio di 48 anni muore schiacciato da dei pannelli

Ancora un drammatico incidente sul lavoro attorno alle 11 di oggi, mercoledì 13 ottobre, all’interno dell’area di un cantiere edile di Caerano San Marco, in via Cadore, all’altezza dell’azienda BF caldaie. A perdere la vita, schiacciato da dei pannelli, è stato un operaio edile macedone di 48 anni.
A cura di Davide Falcioni
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Ancora un drammatico incidente sul lavoro attorno alle 11 di oggi, mercoledì 13 ottobre, all'interno dell'area di un cantiere edile di Caerano San Marco, in via Cadore, all'altezza dell'azienda BF caldaie. Un operaio macedone di 48 anni, A.D., è stato schiacciato da alcuni pannelli che gli sarebbero piombati addosso, uccidendolo sul colpo. A causare  il decesso dell'uomo un grave trauma cranico. Al cantiere (si tratta di un'abitazione in costruzione da parte della ditta Parisotto) sono intervenuti medico ed infermieri del Suem 118 che non hanno potuto far nulla per salvare la vita all'operaio. Intervenuti sul posto sia gli ispettori del nucleo Spisal di Treviso che i carabinieri della Compagnia di Montebelluna.

La dinamica dell'incidente

L'esatta dinamica dell'incidente non è stata ancora definita e sarà oggetto di indagini, rilievi e di un’inchiesta della magistratura. Le due unità di cui è composto l’edificio erano quasi finite. Gli operai, tra cui il 48enne, stavano svolgendo dei lavori esterni: a quanto pare stavano lavorando al getto di un muretto interrato, che stavano armando. L’uomo sarebbe scivolato all’indietro e avrebbe battuto la testa contro un grande fusto. Il sindaco di Caerano San Marco, Giovanni Precoma, ha espresso cordoglio: "È una vicenda triste, non ho parole. Uno dei tanti incidenti sul lavoro degli ultimi tempi e una tragica fatalità. Sembra si fosse portato il fusto per salirci sopra e lavorare sui pannelli, se non ci fosse stato forse non avrebbe preso quel colpo".

I morti sul lavoro nel 2021

Dall'inizio dell'anno fino al 31 agosto hanno perso la vita più di tre persone al giorno sul posto di lavoro. In totale i decessi sono 772. A fornire i numeri è l'Inail, che ha pubblicato gli open data dei primi otto mesi dell'anno. Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all'Istituto – tra gennaio e agosto – sono state 349.449, oltre 27mila in più (+8,5%) rispetto allo stesso periodo del 2020. In particolare, aumentano gli infortuni sul tragitto di andata e ritorno tra casa e lavoro (+20,6%), tornati a salire tra marzo e agosto (dopo il calo del primo bimestre), complice il massiccio ricorso allo smart working dello scorso anno, a partire proprio da marzo 2020. I casi mortali sono in calo (-6,2%) rispetto ai primi otto mesi dello scorso anno, anche se il confronto con il 2020 "richiede cautela", avverte l'Inail: i dati, infatti, sono "provvisori e influenzati fortemente" dall'emergenza coronavirus, che non permette ancora di conteggiare "un rilevante numero di tardive denunce mortali da contagio".

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