1.815 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Treviso, non si sveglia dopo il riposino pomeridiano: Mattia trovato morto a 18 anni dai genitori

Tragedia a Castello Roganzulo di San Fior, in provincia di Treviso, dove un ragazzo di soli 18 anni, Mattia da Ros, è stato trovato senza vita dai genitori dopo essersi ritirato nella sua camera per fare un riposino pomeridiano. Ignote le cause del decesso, per scoprire le quali è stata disposta l’autopsia. E’ il secondo lutto che colpisce la sua classe: a novembre un altro compagno, Nicolò Di Giacomo, è morto in un incidente stradale a 17 anni.
A cura di Ida Artiaco
1.815 CONDIVISIONI
Immagine

Lutto a Castello Roganzulo di San Fior, in provincia di Treviso, dove un ragazzo di soli 18 anni, Mattia da Ros, è stato trovato senza vita dai genitori qualche giorno fa per cause che sono ancora in via di accertamento. Il giovane, infatti, che frequentava l'Itis Planck di Lancenigo, dove aveva appena concluso il quarto anno, aveva detto alla mamma e al papà di voler fare un riposino sul suo letto dopo pranzo, ma quando loro sono andati per svegliarlo lo hanno trovato privo di conoscenza. Hanno immediatamente chiamato i soccorsi, ma all'arrivo dei sanitari non c'era più nulla da fare. È stata disposta l'autopsia, che verrà effettuata nei prossimi giorni, per capire le cause del decesso, che non si esclude possa essere stato causato da un malore che lo ha colpito nel sonno.

Una tragedia apparentemente inspiegabile, dal momento che Mattia godeva di ottima salute. Il sindaco Giuseppe Maset ha fatto visita ieri, poche ore dopo la morte del giovane, alla famiglia di Mattia, molto conosciuta in paese dal momento che gestisce un emporio edile. "Siamo tutti disorientati e nella riunione di giunta di questa sera penseremo a come ricordare nel modo migliore questo nostro giovane durante il consiglio comunale", ha detto il primo cittadino lunedì. La nonna del giovane ha chiesto al parroco del paese di suonare le campane a lutto, mentre la sorella della vittima, Asia, 20 anni ha detto: "Mio fratello era una persona buona e sempre con il sorriso – ricorda la sorella Asia – Era sempre capace di tirarti su il morale con il suo bel modo di fare. Lui studiava informatica ma non aveva ancora deciso cosa fare dopo la fine delle scuole superiori. Grazie alle sue passioni, conosceva gente da tutto il mondo perché sapeva usare bene le piattaforme informatiche". Sotto choc i suoi compagni di classe, che qualche mese fa hanno subito un altro lutto: lo scorso novembre, infatti, Nicolò Di Giacomo, 17 anni, di Casale sul Sile era morto in un incidente stradale in Viale Felissent all'altezza dell'ippodromo.

1.815 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views