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Incidente ferroviario a Brandizzo, ultime news

Le ipotesi sulle cause dell’incidente ferroviario a Brandizzo: la dinamica e le indagini

Cinque operai sono morti nel Torinese, travolti da un treno che viaggiava a 160 km/h sulla linea convenzionale Torino-Milano, a Brandizzo. La procura di Ivrea è al lavoro per ricostruire quanto accaduto. Chi conduceva il treno, secondo le prime ipotesi, non sapeva della presenza degli operai sui binari.
A cura di Susanna Picone
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Nella notte tra mercoledì e giovedì un treno regionale ha investito e ucciso nel Torinese cinque operai di una ditta di Borgovercelli (Vercelli) che stavano lavorando sui binari. L'incidente è avvenuto poco dopo la mezzanotte nei dintorni della stazione ferroviaria di Brandizzo. Il treno, secondo le prime ricostruzioni, viaggiava a 160 chilometri all’ora.

I cinque operai uccisi – si tratta di Michael Zanera, 34 anni di Vercelli; Giuseppe Sorvillo, 43 anni di Brandizzo; Saverio Giuseppe Lombardo, 52 anni di Vercelli; Giuseppe Aversa, 49 anni di Chivasso; Kevin Laganà, 22 anni di Vercelli – erano al lavoro per una ditta che stava eseguendo dei lavori di sostituzione di alcuni metri di binari vicino alla stazione. Il treno che li ha travolti era un convoglio tecnico, stava trasportando dei vagoni da Alessandria verso Torino, sulla linea convenzionale Torino-Milano.

Sul luogo dell'incidente sono intervenuti la Polizia ferroviaria e i Carabinieri della vicina Chivasso, coordinati dalla Procura di Ivrea. La circolazione ferroviaria tra Settimo e Chivasso è stata sospesa per consentire alle autorità competenti di ricostruire la dinamica dell'incidente mortale. La Procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio plurimo colposi contro ignoti.

Cosa sappiamo finora: possibile errore di comunicazione

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Per il momento sappiamo che il treno si è fermato a circa un chilometro dalla stazione di Brandizzo, in direzione Torino. Dalle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza la procura di Ivrea conta di potere acquisire importanti dettagli. Oltre alle cinque vittime erano presenti anche altri due operai che si sono salvati e sono al momento sotto osservazione in ospedale a Chivasso. Il macchinista del treno sarà probabilmente interrogato già oggi.

La procura ipotizza che il treno non avrebbe saputo nulla della presenza degli operai sui binari e sarebbe saltato qualcosa nei meccanismi di avviso e comunicazione sui lavori in corso. Gli inquirenti cercano la documentazione sui lavori in corso, come fossero stati disposti e quali disposizioni di sicurezza dovessero osservare gli addetti della società Sigifer di Borgo Vercelli.

I dubbi sulla velocità del treno

Intanto il sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni, ha spiegato che i lavori erano appena iniziati e che come Comune "non siamo quasi mai avvisati se ci sono lavori sulla linea". "Io li avevo visti qualche giorno fa, in diurno, lavorare sulla linea, per mettere a posto le transenne e il verde. Quindi, presumo che siano lavori di routine. Non c'era nulla di straordinario in queste cose, presumo sia avvenuto qualcosa" nella comunicazione "tra la ditta appaltatrice dei lavori e Rfi". "Vedranno i magistrati e le autorità per cercare di capire se ci sono responsabilità", ha aggiunto il sindaco.

"Centosessanta chilometri all'ora nei pressi di una stazione ferroviaria non so se sia la velocità giusta, me lo chiedo", ha aggiunto ancora il sindaco a Skytg24. "Qualche errore c'è stato nella comunicazione con la squadra" ha aggiunto ribadendo che i propri dubbi sulla velocità del convoglio e sul fatto della presenza degli operai a quell'ora nel punto della tragedia. "L'ho chiesto a Rfi ma non ho avuto risposta concreta" ha detto ancora.

"Per quanto riguarda la velocità del treno investitore, le condizioni della linea gli consentivano in quel tratto di raggiungere una velocità massima di 160 km/h. La questione è altra: i lavori – secondo procedura – sarebbero dovuti iniziare soltanto dopo il passaggio di quel treno": questo quanto spiega Fs sul proprio quotidiano online Fs News.

La nota di Rfi dopo l'incidente

"Rfi esprime profondo dolore di fronte a quanto accaduto e porge il proprio cordoglio e la vicinanza ai familiari degli operai deceduti”, si legge in una nota della Rete ferroviaria italiana, in cui viene spiegato che "erano in corso interventi di manutenzione da parte di una ditta appaltatrice esterna" e che "un treno non in servizio commerciale ha investito alcuni operai. Cinque di loro sono deceduti. La dinamica di quanto accaduto – viene precisato – è al vaglio delle autorità competenti e di Rete ferroviaria italiana".

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