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Tre orche nello Stretto di Messina, è la prima volta che accade: forse sono quelle di Genova

Un gruppo di tre orche è stato avvistato nello Stretto di Messina. Si tratta probabilmente di tre dei quattro esemplari che hanno stazionato a inizio dicembre davanti al porto di Genova e che quindi avrebbero percorso circa 800 chilometri in una settimana. È la prima volta che la presenza di orche viene segnalata in Sicilia.
A cura di Susanna Picone
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Un gruppo di tre orche è stato avvistato da un pescatore nello Stretto di Messina. Secondo l'associazione Marecamp, che si occupa del monitoraggio di balene e delfini nel porto di Catania, sarebbero tre dei quattro esemplari che a inizio dicembre si trovavano a Genova. L'associazione sottolinea che è la prima volta che la presenza di orche viene segnalata nello Stretto di Messina. Ad avvistare le orche è stato un pescatore sportivo. “Fino a ieri ne sono state viste solamente tre. Forse c'è un problema e ne abbiamo persa un'altra. Una mostrava qualche segno di deperimento e mangiava poco. Siamo in collegamento con la Capitaneria di porto e ci teniamo in contatto con le associazioni che hanno seguito le orche a Genova. Sarebbe utilissimo sapere se sono gli stessi esemplari e se sono rimaste in tre o sono ancora quattro", così Clara Monaco, biologa marina responsabile scientifico dell'associazione Marecamp Onlus, che raccomanda "a chiunque le dovesse avvistare di non avvicinarsi perché sono molto stressate e di chiamare subito la Guardia Costiera". Dopo la morte del cucciolo – ha spiegato la biologa – le quattro orche si erano spostate da Genova e si sperava che andassero verso Gibilterra per tornare in Islanda. "Il fatto che si trovino nello Stretto di Messina – ha aggiunto – è un po' problematico. Magari è vero, come dice il pescatore, che c'è mangianza e, per fortuna, si stanno sostentando e si riprendono per affrontare il viaggio verso l'Islanda, da un lato, dovessero scendere ancora, sarebbe un problema sia perché lo Stretto di Messina è molto trafficato e c'è il pericolo di collisioni, dall'altro significa che si sono perse, che hanno ancora bisogno di protezione".

Preoccupazione per l'assenza del quarto esemplare – Le orche hanno percorso circa 800 chilometri in una settimana, "una distanza più che plausibile", secondo il Tethys Research Institute che ha condiviso il video inviato dal pescatore. Pur non avendo immagini ad alta risoluzione per poter confrontare al meglio le pinne dorsali degli animali, è molto probabile che si tratti delle stesse orche islandesi che per giorni hanno sostato davanti Genova. "Preoccupa vedere mancare all'appello – scrive l’istituto – il quarto individuo, ma c'è chi dice di averne visti proprio 4 lo stesso pomeriggio nello Stretto e noi speriamo tanto che future segnalazioni possano confermarlo".

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