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Travolto dal rimorchio in azienda: muore autotrasportatore 56enne a Imperia

Un autotrasportatore di 56 anni – Francesco Ventrella – è morto travolto da un rimorchio nel cortile di un’azienda a Chiusavecchia. È il sesto incidente mortale sul lavoro nell’Imperiese nel 2025.
A cura di Davide Falcioni
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Francesco Ventrella, un autotrasportatore di 56 anni residente a Turi, in provincia di Bari, è morto questa mattina nel cortile della ditta olivicola Fratelli Merano, nell’entroterra di Imperia. L’uomo è stato travolto dal rimorchio di un mezzo pesante poco prima delle 11, lungo la provinciale 30 che collega Chiusavecchia a Lucinasco. A dare l’allarme è stato il personale dell’azienda poco prima delle 11, ma all’arrivo dei sanitari del 118 non c’era già più nulla da fare. Sul posto sono intervenuti anche vigili del fuoco, Carabinieri e personale dell’ufficio infortunistica dell’Asl 1.

Per la provincia di Imperia si tratta del sesto incidente mortale sul lavoro dall’inizio dell’anno, una sequenza che alimenta allarme e indignazione. L’ultimo episodio risaliva a poche settimane fa, quando un operaio comunale di Ventimiglia, Rocco Trimarchi, 58 anni, era morto dopo il ribaltamento di una ruspa durante un intervento in località Villatella.

La tragica lista si allunga e il mondo sindacale reagisce con toni durissimi. "Non esistono altri termini per definire questa tragedia se non omicidio", afferma Riccardo Serri, segretario generale UIL Liguria, denunciando ancora una volta l’evitabilità di incidenti che continuano a spezzare vite e famiglie. "Ancora una volta ci stringiamo intorno ad una famiglia che si trova ad assistere impotente di fronte a un incidente che poteva e doveva essere evitato".

A sottolineare le criticità interne al settore interviene anche Marco De Andreis, coordinatore UIL Liguria nell’Imperiese: "Si tratta di una grande azienda con molti dipendenti ma con un bassissimo tasso di sindacalizzazione. La mancanza di un dialogo continuativo con i sindacati non può che aumentare i rischi, con effetti talvolta drammatici, come oggi".

Dalla Uila, Davide Onesti richiama un tema che ricorre a ogni nuovo incidente: la prevenzione. "Il sindacato è sempre in prima fila per prevenire e troppo spesso denunciare situazioni irregolari che possono portano a eventi come quello accaduto – commenta – Mi auguro che si tratti solamente di una tragica fatalità e ribadisco con forza che bisogna che il tema della sicurezza sia sempre al primo posto in ogni discussione".

Un appello condiviso anche dalla Cisl. "La sicurezza non può essere considerata un costo accessorio, né demandata alla buona volontà del singolo: deve essere un pilastro dell'organizzazione del lavoro, soprattutto nei contesti dove si utilizzano mezzi pesanti e si opera in aree di manovra e cortili aziendali, che troppo spesso vengono sottovalutati in termini di rischio", afferma Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria.

Da lui arriva anche la richiesta di un intervento sistemico: "Chiediamo un rafforzamento concreto dei controlli, più formazione obbligatoria e continua, coinvolgimento reale di rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, investimenti in procedure, segnaletica e organizzazione degli spazi di lavoro. È necessario aprire subito un confronto territoriale, con istituzioni, aziende e parti sociali, per definire interventi specifici su sicurezza e prevenzione, a partire dai settori e dalle aree più esposte".

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