Tragedia Concordia, Schettino chiede il patteggiamento ma il pm dice ”no”

Niente patteggiamento per Francesco Schettino, nell'ambito dell'udienza preliminare del processo per il naufragio della Costa Concordia. La Procura di Grosseto ha negato la richiesta avanzata dai legali del Comandante. Anche gli altri 5 imputati nel procedimento sul disastro del Giglio (Ciro Ambrosio, Silvia Coronica, Jacob Rusli Bin, Manrico Giampedroni e Roberto Ferrarini) hanno chiesto il patteggiamento e, a differenza di Schettino, la procura li ha ammessi. "Evidentemente ci sono due pesi e due misure: Schettino a questo punto rischia di essere l'unico processato. Aspettiamo la decisione del Gup" ha detto Francesco Pepe, del collegio difensivo di Schettino.
Ora la sua difesa rilancia: al vaglio la possibilità del rito abbreviato. “E’ una possibilità – ha fatto sapere lo stesso avvocato ai giornalisti intervenuti al Teatro Moderno di Grosseto – ma è ancora presto per poterla fare”. Pepe ha poi sottolineato che "l'accusa di abbandono della nave è una cosa assurda" e che "faremo accertare in modo inequivocabile che il comandante Francesco Schettino non poteva più rimanere a bordo della nave nelle condizioni in cui si trovava" nei momenti del naufragio. E ha concluso: “La scatola nera ci ha dato delle perle che permetteranno di portare avanti una difesa strutturata. Tra queste perle l’errore del timoniere che non capì gli ordini del comandante Schettino”.