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Tragedia al Sestriere, il dolore per Cala e Patrick. Le mogli: “Come faremo senza di loro?”

Lutto cittadino a Pragelato (Torino), il paese delle due vittime, travolte da una valanga a Sestriere. Il distacco improvviso di un costone non ha lasciato scampo ai due esperti scialpinisti. “E adesso come faccio? Mi sento un vuoto dentro” dice la moglie di Cala. Gli amici: “Portate da bere per un brindisi in suo onore”.
A cura di Biagio Chiariello
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Dopo lo choc per la tragedia in montagna che ha visto vittime Cala Cimenti e di Patrick Negro, travolti da una valanga lunedì 8 febbraio nella zona di Cima del Bosco e del Col Chalvet, tra i comuni di Cesana e Sauze di Cesana, tutta la comunità locale è in lutto. Cala Cimenti era un personaggio noto a livello internazionale nell'universo della montagna, mentre Patrick Negro oltre ad essere un ottimo alpinista, era un perno fondamentale della comunità di Pragelato. Cimenti si era trasferito a Villarbasse con la moglie Erika e il cane Nano; Patrick viveva a  Pragelato insieme alla moglie Sabina e i figli Stefan e Alain. A scavare disperatamente nella neve, consapevoli di quanto fosse complicato ritrovarli in vita, sono stati gli amici del soccorso alpino: "Ogni operazione di soccorso lascia un segno dentro di noi, ma questa volta rimane un dolore più profondo — raccontano gli operatori intervenuti in serata —. Cala era un alpinista di fama internazionale, un caro amico per molti di noi. Patrick era stato un nostro tecnico forte e preparato, con cui abbiamo condiviso momenti intensi".

Il dolore e lo choc di amici e parenti

Come riporta il Corriere della Sera, tutta Pragelato, dove Cala si era stabilito molti anni fa, prima di diventare un star dell’alpinismo mondiale è scioccata per quanto accaduto. La moglie, Sabina, è devastata dal dolore: "E adesso come faccio? Mi sento un vuoto dentro". Lo stesso sentimento attanaglia il fratello Alberto Friquet, che con Cala aveva gestito la pista di fondo, è distrutto dal dolore: "Ha perso due fratelli in un colpo solo, erano legatissimi — raccontano gli amici —. Ma è un colpo durissimo per tutti noi. Portate da bere per un brindisi in suo onore". ". I funerali si terranno domani. Patrick era volontario della protezione civile, lavorava sugli impianti della Sestrieres Spa. Era stato responsabile della pista di discesa femminile a San Sicario durante le Olimpiadi Invernali del 2006 e lo avevano chiamato anche a Bormio, per i campionati del mondo. Era un grande amante delle due ruote: "Anche con la temperatura sottozero lo vedevamo pedalare anche con la tuta del 118, prima di prendere servizio — si commuovono le amiche Morena e Laura —. Organizzava le miniolimpiadi per i bambini, faceva la spesa per gli anziani e ogni mattina portava la colazione a sua moglie e i suoi figlie".

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