Tra i nuovi prodotti alimentari “made in Italy” spuntano anche banane e caviale

Non solo prodotti storici dell'eccellenza culinaria italiana, molto presto sugli scaffali dei supermercati del Bel Paese con il marchio "made in Italy" troveremo anche alimenti che fino ad oggi erano inconfondibilmente legati a paesi esteri come banane e caviale. Non si tratta di nessuna truffa alimentare, bensì di una vera e propria rivoluzione nell'allevamento e nell'agricoltura nostrana dovuta principalmente all'effetto dei cambiamenti climatici. È quanto segnala la Coldiretti in un recente studio sui nuovi prodotti alimentari italiani appena presentato in occasione dell'iniziativa "Io sto coi contadini" che è in corso a Milano.
Secondo l'associazione dei coltivatori diretti, infatti, già da diversi nelle campagne italiane sono arrivate nuove coltivazioni mai viste prima come quelle di banane e avocado, soprattutto in Sicilia, o nuovi allevamenti, come quelli di storione in Lombardia da cui trarre vero caviale. Sono produzioni rese "possibili grazie all'innalzamento generale della temperatura che ha influito anche sulle acque", sottolinea lo studio. Accanto a questi cibi più esotici, le new entry del "made in Italy" nel mondo alimentare vedono però la presenza anche di diversi prodotti storici e caduti in disuso col tempo.
Negli ultimi anni infatti diversi agricoltori hanno riportato alla ribalta cibi molto antichi e frutto della tradizione popolare locale che spesso erano stati dimenticati e soppiantati con la modernità. Stiamo parlando ad esempio della manna, recuperata da agricoltori che la estraggono dal frassino per produrla come dolcificante; del vino cotto, mosto di uve bollito in caldaie di rame e lasciato fermentare e riposare in botti di legno per anni; sa pompia, sorta di cedro dalla buccia spessa e ruvida usato in Sardegna nella preparazione di dolci e liquori; il vino Loazzolo, coltivato in un Comune di appena 300 abitanti; lo spumante degli abissi, fatto invecchiare nelle profondità del mar Tirreno o il "vino dei ghiacciai" prodotto dai vitigni più alti d'Europa in provincia di Aosta.