Torino, ventenne stuprata in un vagone abbandonato alla stazione

Una ragazza di vent'anni è stata violentata nel vagone di un treno in sosta su un binario isolato della stazione Porta Nuova di Torino: la giovane, con problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti, è stata attirata in una trappola da un coetaneo già noto alla forze dell’ordine per piccoli precedenti. L’uomo è stato arrestato la sera del 4 febbraio dagli agenti del commissariato San Paolo.

La vicenda è avvenuta la scorsa settimana: il ragazzo ha avvicinato la giovane nei pressi di via Nizza con la scusa di regalarle qualche dose di crack ed eroina, per poi convincerla a seguirlo in fondo alla banchina della stazione, dove lei avrebbe potuto consumare le sostanze indisturbata. Dopo aver raggiunto un vagone isolato, il 20enne ha minacciato la coetanea. "Ho un coltello, devi fare quello che ti dico", poi l'ha bloccata, le ha strappato i vestiti e l’ha violentata. Dello stupro non si è accorto nessuno. La ragazza è quindi scesa dal vagone dirigendosi verso la stazione, barcollando tra i binari. La scena è stata ripresa dalle telecamere della stazione. Il giovane, dopo averla seguita per un po’, fino all’atrio di Porta Nuova, è fuggito.

Alcune ore più tardi la ventenne si è rivolta alla polizia, denunciando la violenza e descrivendo nei dettagli il suo aggressore. Grazie al suo racconto e alle immagini dell’impianto di videosorveglianza della stazione, gli agenti sono riusciti a ricavare un identikit: per tre giorni i poliziotti hanno tenuto d'occhio la stazione di Porta Nuova e le zone adiacenti fino a quando hanno rintracciato il responsabile, sottoponendolo a fermo per violenza sessuale. Ieri si è tenuta l’udienza di convalida: su richiesta del pm Gianfranco Colace, il gip ha disposto misura cautelare in carcere.