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Torino, troppe aggressioni a medici e infermieri: vigilanza armata nei pronto soccorso

Il Commissario dell’Asl di Torino, dottor Carlo Picco, ha voluto il servizio di vigilanza armata in tutti i pronto soccorso aziendali (Maria Vittoria, Martini, Oftalmico e San Giovanni Bosco) a causa dell'”incremento preoccupante delle aggressioni nei confronti degli operatori sanitari e degli utenti”.
A cura di Davide Falcioni
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Pazienti che perdono le staffe e aggrediscono operatori sanitari, dando luogo a gesti eclatanti e azioni violente e pericolose. Capita sempre più spesso nei pronto soccorso di tutta Italia e persino alle ambulanze in servizio: colpa di un mix tra maleducazione, aggressività e tempi d'attesa spesso eccessivamente lunghi, ma quel che conta è che a farne le spese sono operatori sanitari incolpevoli, che stanno solo facendo al meglio il loro lavoro e sono costantemente in prima linea. Nelle scorse settimane, ad esempio, sono stati lanciati oggetti e petardi su un'ambulanza a Napoli tanto da costringere la regione Campania a dotare alcuni mezzi di telecamera e pulsanti di collegamento diretto con la centrale operativa della polizia. Inoltre, un operatore per ogni ambulanza avrà anche una bodycam nella giacca che gli permetterà di filmare tutto quello che accade nel corso di un intervento.

Importanti provvedimenti sono stati presi anche in Piemonte. Dal mese di febbraio, infatti, tutti i Pronto Soccorso dell'Asl Città di Torino saranno dotati di servizio di vigilanza armata. A deciderlo è stato il Commissario dell'Asl, dottor Carlo Picco, che ha voluto il servizio in tutti i pronto soccorso aziendali (Maria Vittoria, Martini, Oftalmico e San Giovanni Bosco) a causa dell'"incremento preoccupante delle aggressioni nei confronti degli operatori sanitari e degli utenti". Come spiega La Stampa, nel 2019 il Servizio Prevenzione e Protezione ha ricevuto dagli operatori sanitari 87 segnalazioni di aggressione (verbale, fisica o comportamento minaccioso), contro le 67 dell'anno precedente. Un incremento del 30%.

Il dottor Picco ha quindi deciso di prendere provvedimenti: "Tutto il personale sanitario lavorerà in condizioni protette e potrà gestire le emergenze in sicurezza, esprimendo il massimo della professionalità, con riflessi positivi anche sull'assistenza e sulla cura". La vigilanza armata nei pronto soccorso dell'Asl città di Torino sarà presente da inizio febbraio tutti i giorni della settimana, 24 ore su 24.

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