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Torino, trapianto record, 4 organi contemporaneamente a unico paziente: “Ora è Natale ogni giorno”

Domenico Gatta, un uomo di 47 anni affetto da fibrosi cistica, è stato sottoposto, per la prima volta assoluta in Europa, a un trapianto di quattro organi contemporaneamente: i due polmoni, fegato e pancreas. L’intervento è stato eseguito dai medici dell’ospedale Molinette di Torino. Il paziente era arrivato dal Policlinico di Bari.
A cura di Davide Falcioni
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Una "nuova vita". E' quella di Domenico Gatta, un uomo di 47 anni affetto da fibrosi cistica che è stato sottoposto, per la prima volta assoluta in Europa, a un trapianto di quattro organi contemporaneamente. L'intervento è stato eseguito dai medici dell'ospedale Molinette di Torino. Il paziente era arrivato dal Policlinico di Bari in gravi condizioni: la funzionalità di  polmoni, fegato e pancreas era ormai irrimediabilmente compromessa e i dottori si sono trovati davanti a un bivio: rinunciare all'operazione determinando  la morte dell'uomo o rischiare un trapianto multiplo di ben quattro organi.

Il rischio, oltre a quello di perdere il paziente, sarebbe stato anche di dover rinunciare agli organi donati, ma i medici di Torino hanno deciso di tentare il tutto per tutto. Sono state necessarie quindici ore circa per portare a termine l'operazione: "Abbiamo prima trapiantato i due polmoni, una volta chiuso il torace sono stati trapiantati il fegato e il pancreas. L'operazione in totale è durata più di una decina di ore", racconta il dottor Mauro Rinaldi, direttore del reparto di Cardiochirurgia delle Molinette.

Dal canto suo Domenico Gatta non è riuscito a trattenere l'emozione: "Il più bel regalo l'ho già ricevuto da chi mi ha donato gli organi e dai medici delle Molinette – ha commentato all'Ansa dal suo letto della Terapia Intensiva Universitaria – Sembra retorico, ma vi assicuro che non lo è: grazie a questo speciale trapianto per me sarà per sempre Natale". Gatta ha poi aggiunto: "Non ricordo nulla, però ricordo la sofferenza di quando ero costretto a uscire di casa col respiratore, decine di farmaci a portata di mano per ogni evenienza". Il trapianto combinato lo ha salvato. "E' ancora presto per tornare a casa – spiega la moglie, Giuseppina – ma sta migliorando giorno per giorno. E' una vera rinascita, non dimenticheremo mai questo Natale".

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