Torino, sequestrate 80 tonnellate di false “eco shopper”

Il Nucleo Operativo Ecologico dei carabinieri di Torino ha sequestrato 80 tonnellate di buste "shopper" non a norma perché realizzate in plastica: come prevede una legge dell'agosto 2014 infatti dovrebbero essere composte solo da materiale biodegradabile e compatibile con l'ambiente, anche se queste ultime hanno un prezzo di produzione dieci volte più elevato.
Le buste sequestrate erano destinate soprattutto ai mercati rionali e alla piccola distribuzione. A produrle aziende della provincia di Savona e di quella di Torino. Su 14 distributori all’ingrosso controllati, 11 sono stati trovati fuori norma e sanzionati. In tutto i carabinieri hanno elevato multe per 100mila euro. Gli shopper erano pronti per essere immessi in commercio, per un valore superiore a 500 mila euro.
Le irregolarità rilevate dai militari del Noe, coordinati dal capitano Vittorio Balbo, hanno soprattutto ripercussioni sull'ambiente. Se le buste di plastica – vietate 4 anni fa da una direttiva europea – continueranno a circolare non sarà infatti possibile raggiungere l’obiettivo che la legge europea di prefiggeva: diminuire uno dei principali rifiuti da imballaggio che, se abbandonato nell’ambiente, impiega decenni a degradarsi. I danni principali sono quelli all’ecosistema marino, ma risentirne sono anche le aziende che pr produrre sacchetti biodegradabili hanno fatto grossi investimenti e ora si vedono rosicchiare fette di mercato da chi non rispetta le regole.