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Torino, 13enne picchiata per la borsa arcobaleno: “Mi urlavano cagna e lesbica schifosa”

È stata aggredita verbalmente e poi picchiata da un gruppo di coetanee la ragazza di 13 anni che ieri pomeriggio è finita in ospedale con il setto nasale rotto. L’aggressione è avvenuta all’esterno della scuola media Rosselli di Torino: “Prima mi hanno chiamato cagna. Poi hanno detto a me e alla mia amica ‘dovete bruciare vive’, e che siamo delle lesbiche schifose”, le parole della 13enne che ha sporto denuncia.
A cura di Chiara Ammendola
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Prima gli insulti, poi l'aggressione con spintoni e un pugno che le ha fratturato il naso. È accaduto a Torino nel pomeriggio di ieri a una ragazza di 13 anni vittima di un pestaggio da parte di un gruppo di coetanee "infastidite" dalla sua borsa arcobaleno. La giovane che frequenta la scuola media "Rosselli" di Torino è finita in ospedale e ha denunciato il tutto, insieme con la madre, alle forze dell'ordine che ora stanno indagando sull'accaduto.

Era una con un'amica quando è stata avvicinato dal gruppo di bulle

"Prima mi hanno chiamato cagna. Poi hanno detto a me e alla mia amica ‘dovete bruciare vive’, e che siamo delle lesbiche schifose", sono queste le parole raccolte dalla Stampa che ha dato la notizia dell'aggressione avvenuta nel primo pomeriggio di ieri giovedì 10 giugno. Eva, questo il nome della vittima, si trovava all'esterno dell'istituto scolastico, poco dopo la fine delle lezioni quando è stata avvicinata da un gruppo di ragazze che erano ferme davanti alla scuola e che hanno iniziato ad aggredire verbalmente sia lei che l'amica del cuore che le stava accanto.

La 13enne ha riportato la frattura del naso

Ad attirare l'attenzione delle bulle il chocker, una sorta di collana, rosa borchiato indossato da Eva e quella borsa con la bandiera arcobaleno così come i calzini. Uno scambio di botta e risposta fino a quando il gruppo di coetanee, dopo averle pedinate per alcuni metri, si è scagliato contro la 13enne. "Mi hanno colpito con una gomitata fratturandomi il naso e continuavano ad urlare ‘cagna, lesbica’, mentre la mia amica è stata schiaffeggiata", continua il racconto della 13enne che è finita al pronto soccorso dove è stata medicata. Poi la decisione, insieme con la madre, di sporgere denuncia ai carabinieri che dovranno indagare sul clima che si respira intorno a quell'istituto scolastico dove sarebbero stati numerosi gli episodi di omofobia.

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