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ThyssenKrupp: “550 licenziamenti per il rilancio dell’acciaieria di Terni”

Il colosso tedesco prevede 550 licenziamenti tra i dipendenti dello stabilimento di Terni.
A cura di Davide Falcioni
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Tagli del personale alla Acciai Speciali di Terni: ThyssenKrupp, infatti, in una nota ha comunicato che il nuovo piano industriale della società umbra prevede una riduzione dei costi in tutte le aree pari a 100 milioni di euro l'anno e contestualmente un taglio del personale pari a 550 unità. Inoltre entro il 2015-2016 è prevista anche la chiusura del secondo forno. La decisione è stata definita inaccettabile dai sindacati, che per oggi hanno indetto uno sciopero di 8 ore della produzione. dalla parte dei lavoratori si è schierato anche il governo che, tramite il Ministero dello Sviluppo Economico, ha fatto sapere: "Così com'è, il piano industriale per Ast presentato oggi (ieri, per chi legge, ndr) proprio non va". Secondo il Mise il piano "è da rivedere nei sui punti centrali perchè manca di prospettiva, non lascia cioè intravedere, dopo tre anni di incertezze gestionali, quale possa essere il futuro delle acciaierie di Terni".

In una nota i dirigenti di ThyssenKrupp Business Area Materials Services e Acciai Speciali Terni hanno comunicato di aver "incontrato le istituzioni e le organizzazioni sindacali per un confronto in merito al piano industriale di Acciai Speciali Terni (Ast), che mira a un rilancio dell'azienda ternana come player sostenibile nell'industria dell'acciaio inossidabile". Negli ultimi anni, viene spiegato, Ast "ha attraversato un periodo difficile, che ha comportato delle perdite significative attribuibili alle avverse condizioni di mercato e a inefficienze strutturali comprendenti il mix di prodotto e il contenimento del raggio di commercializzazione a livello territoriale". ThyssenKrupp spiega di aver deciso di intraprendere "un piano di azione strategico globale, in grado di ristabilire la profittabilità sostenibile dell'azienda, nonostante il difficile quadro del mercato caratterizzato da un'esistente sovraccapacità".

Contro il colosso metalmeccanico anche la presidente della Regione Catiuscia Marini e i rappresentanti degli altri enti locali, per i quali il piano "necessita di sostanziali e profonde modifiche a cominciare dalla questione dell'occupazione e delle prospettive industriali dell'intero sito di Terni".

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