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Covid 19

Teramo, intera famiglia sterminata dal Covid: in 10 giorni morti padre, madre e figlio di 56 anni

Giovanni Malaspina, sua moglie Italia Di Pietro e il figlio Tiberio sono morti nel giro di appena 10 a Campli. Tutti e tre hanno contratto il Covid-19. L’unico rimasto in vita è un altro figlio, Giuliano, sopravvissuto solo perché abita in un’altra casa e non è entrato in contatto con i familiari contagiati.
A cura di Davide Falcioni
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Un'intera famiglia di Campli, in provincia di Teramo, è stata uccisa dal Covid-19 nel giro di appena dieci giorni. Giovanni Malaspina, 82 anni ed ex direttore dell'Ufficio Registro, è morto lo scorso 8 dicembre, cinque giorni dopo è stata la volta di sua moglie Italia Di Pietro, 79 anni, ex impiegata dell'ufficio postale, mentre ieri mattina si è spento il figlio Tiberio, 56 anni, ricoverato nel reparto di terapia intensiva per pazienti Covid all’ospedale Mazzini di Teramo. La tragedia familiare ha fortemente scosso la piccola cittadina abruzzese, un luogo in cui ci si conosce tutti e la comunità è ancora molto unita.

Federico Agostinelli, sindaco di Campli, ha commentato: "Una storia straziante quella di questa famiglia che ha vissuto la perdita di padre, madre e figlio nel giro di pochi giorni; il dolore purtroppo è condiviso con tanti cittadini che hanno dovuto dare l’ultimo saluto ad un loro caro, spesso senza poterlo nemmeno fare direttamente, costretti in isolamento domiciliare. Sono consapevole e so che i miei pensieri sono quelli di un’intera comunità che, nel caso della famiglia Malaspina, si stringe intorno a Giuliano, l’unico rimasto in vita della famiglia perché abita in un’altra casa. Un abbraccio virtuale – conclude – va a lui e che vuole essere un sostegno concreto da parte mia e dell’istituzione che rappresento".

Il 56enne Tiberio lavorava all'Agenzia delle Entrate; era molto benvoluto in città e da tempo dedicava una parte della sua vita alla solidarietà internazionale. Quando poteva, infatti, saliva a bordo di un aereo e volava in Brasile, poi si dirigeva nella foresta Amazzonica e raggiungeva  lo zio, padre Benito di Pietro, da anni impegnato accanto agli indigeni. Tiberio, sposato con figli, era tornato a vivere con i genitori dopo il divorzio; è quindi molto probabile che la convivenza con loro sia stata la causa del contagio.

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