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Tatuaggi nazisti sul ring, la Federazione Pugilistica Italiana sospende Michele Broili

La Federazione Pugilistica Italiana ha sospeso il boxeur Michele Broili per gravi violazioni disciplinari dopo che il 18 settembre si è presentato sul ring ricoperto di tatuaggi nazisti raffiguranti i simboli di SS e Totenkopf. L’atleta non potrà partecipare ad alcuna gara di tipo agonistico fino alla conclusione delle indagini.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Si è presentato sul ring ricoperto di tatuaggi nazisti raffiguranti in particolare il simbolo delle SS e il teschio della Totenkopf, unità paramilitare addetta al controllo dei campi di concentramento in Germania. Michele Broili, boxeur che sabato 18 settembre ha combattuto e perso contro Hassan Nourdine, collega italomarocchino, è finito al centro di aspre polemiche arrivate fino al tavolo dell'Unar, l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali. La Federazione Pugilistica italiana ha deciso di aprire a carico dell'atleta un procedimento disciplinare. Broili è stato deferito per "presunte gravi violazioni disciplinari"

Per il tesserato è stata richiesta dal Tribunale federale l'applicazione della misura cautelare di sospensione da ogni attività agonistica fino alla conclusione delle indagini. Per il Tribunale, l'istanza cautelare era meritevole di accoglimento e dunque Broili non potrà più prendere parte a qualsiasi attività di tipo agonistico, sociale o federale, fino al termine delle indagini preliminari datato 19 novembre 2021. Il boxeur triestino sarà inoltre ascoltato nella giornata di lunedì prossimo, 27 settembre.

Le parole di Hassan Nourdine

"Ero concentrato sull'incontro – ha spiegato il neo-campione e sfidante di Broili, Hassan Nourdine -. Avevo lavorato duramente ogni giorno per questo titolo, ma poi mi sono reso conto di aver vinto due volte: la prima volta il titolo e la seconda contro razzismo e nazismo". Lo sfidante italomarocchino ha poi descritto un ambiente teso in albergo la sera prima dell'incontro e durante tutto l'inno nazionale sul ring. "Quando eravamo all'angolo per l'inno ci siamo accorti che alcune persone facevano il saluto romano – ha spiegato Etinosa Oliha, anche lui campione italiano di boxe ma per la categoria dei pesi medi -. Mi domando come sia possibile nel 2021 propagandare ancora certe idee".

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