Taranto, violenta la fidanzatina 12enne del figlio: farmacista condannato a 6 anni e 8 mesi di carcere

Approfittava dell’assenza del figlio per restare solo in casa con la sua fidanzatina 12enne e abusare di lei. Un farmacista tarantino di 47 anni, arrestato e posto ai domiciliari nel maggio dello scorso anno con l’accusa di violenza sessuale aggravata, ha ricevuto una condanna a 6 anni e 8 mesi di reclusione.
La pena, inflitta dal giudice Rita Romano, è lievemente inferiore agli 8 anni richiesti dal pm Marzia Castiglia della procura di Taranto. Le indagini, coordinate dal vicequestore Luigi Vessio della squadra mobile, erano partite dopo la denuncia della famiglia della vittima, allertata da una professoressa a cui la minore aveva confidato l’incubo vissuto.
Con l’aiuto di una psicologa, gli investigatori hanno ricostruito la spirale di violenza subita dalla dodicenne. La vittima aveva tentato più volte di respingere l’uomo, ma lui – secondo l’accusa – avrebbe abusato del suo stato di inferiorità fisica e psichica, adescandola prima con discorsi sui rapporti coniugali, poi mostrandole foto di donne seminude e avanzando proposte sempre più esplicite.
Di fronte ai suoi ripetuti rifiuti, il 47enne avrebbe insistito fino a costringerla a cedere. Per zittirla, le aveva fatto regali – biglietti per concerti, album, un cellulare – mentre continuava a tormentarla con messaggi notturni, prova – secondo gli inquirenti – del suo atteggiamento morboso.
Il tribunale ha riconosciuto la gravità dei fatti, anche se con una condanna più mite rispetto alle richieste del pm.