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Tar Lombardia ordina di cancellare i voti bassi di uno studente dislessico

Secondo i giudici la scuola non ha messo in atto gli strumenti previsti dalla legge per fargli superare le proprie difficoltà.
A cura di A. P.
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Il Tar della Lombardia ha ordinato ad un istituto scolastico in provincia di Lodi di annullare tutti i voti bassi ricevuti da uno studente dislessico nel corso dell'anno scolastico. Dopo un ricorso dei genitori dell'alunno 14enne che soffre di disturbi dell'apprendimento (Dsa, cioè dislessia, discalculia, disgrafia e disortografia), i giudici del tribunale amministrativo regionale, infatti, hanno stabilito che la scuola deve ritenere nulli tutti i voti bassi, riferiti sia ai compiti in classe che alle interrogazioni dell’anno in corso. Il motivo è che la scuola in questione, secondo il Tar lombardo, non ha messo a disposizione del ragazzo i supporti previsti dalla legge 170 del 2010 pensata proprio per permettere a chi soffre di questi disturbi di superare le proprie difficoltà e raggiungere gli stessi obiettivi dei compagni di classe. I giudici in pratica hanno imposto alla scuola di approvare nel giro di 15 giorni il Piano didattico personalizzato previsto dalla legge e di attuarlo anche retroattivamente.

La scuola ora dovrà intervenire sulla pagella del primo quadrimestre del ragazzo, nella quale lo studente aveva ricevuto tre insufficienze. Soddisfazione da parte dell’Associazione dislessia discalculia Lodi che si era interessata della vicenda. L’ordinanza del Tar è "destinata a far giurisprudenza perché per la prima volta un istituto scolastico è stato condannato in corso d’anno ad annullare le verifiche sostenute con esito negativo da un ragazzo con Dsa, in quanto effettuate senza rispettare la normativa vigente in materia" ha sottolineato la presidente dell’Associazione Debora Russo, concludendo "È un chiaro monito per tutte scuole e professori che continuano a ignorare i bisogni degli studenti con Dsa e aiuterà le famiglie che si trovano ad affrontare il problema".

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