“Sua figlia sarà arrestata”: anziana truffata a Macerata da falsi carabinieri, derubata di soldi e gioielli

Una telefonata inaspettata, la voce decisa di un sedicente carabiniere e la notizia scioccante: la figlia sarebbe coinvolta in un grave incidente stradale e rischierebbe l’arresto immediato. È così che, a settembre dello scorso anno, una donna di 83 anni residente a Pioraco, in provincia di Macerata, è caduta vittima di una truffa orchestrata con fredda lucidità.
Sconvolta dall’angoscia e dalla paura, la donna ha seguito le istruzioni dell’interlocutore che, spacciandosi per un pubblico ufficiale, le ha detto che per evitare l'arresto della figlia era necessario consegnare tutto il denaro contante e i gioielli in suo possesso a un avvocato “fidato” che si sarebbe presentato di lì a poco alla sua porta.
Così è stato. Il falso legale si è materializzato davanti alla sua abitazione, dove l’anziana, ancora sotto shock, gli ha consegnato 700 euro in contanti e oggetti preziosi per un valore stimato intorno ai 1.000 euro. Solo dopo alcune ore, parlando con la figlia — in perfetta salute e del tutto ignara dell'accaduto — la donna ha compreso di essere stata raggirata. A quel punto si è rivolta ai veri Carabinieri, denunciando l’accaduto.
Le indagini, condotte con precisione dai militari della Stazione di Pioraco, hanno permesso di risalire a uno dei presunti autori della truffa: si tratta di un cittadino senegalese di 46 anni, residente a Milano, identificato grazie all’analisi dei tabulati telefonici e denunciato all’Autorità Giudiziaria per truffa aggravata.
Le indagini restano aperte: i Carabinieri stanno infatti cercando di ricostruire l’intera rete dietro il raggiro e identificare eventuali complici che potrebbero aver partecipato al piano, colpendo — forse — anche altre vittime ignare.