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Su Pornhub stop ai nudi degli Uffizi, il portale costretto a rinunciare all’uso dei dipinti

Vittoria per gli Uffizi di Firenze che aveva minacciato ricorso immediato ai tribunali nel caso il noto portale porno avesse perpetrato nelle sue condotte. Pornhub dal suo canto però non rinuncia al progetto “Classic Nudes” la galleria di opere d’arte erotica del sito che ha dato vita al contenzioso. La sezione del portale infatti resta aperta, animata ancora dai numerosi contenuti derivati dai dipinti di altre importanti gallerie d’arte.
A cura di Antonio Palma
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Su Pornhub niente più nudi provenienti da opere d'arte presenti agli Uffizi a Firenze o anche dal Museo del Prado di Madrid e dal Museo del Louvre di Parigi. Dopo la levata di scudi da parte dei più importanti musei del mondo, infatti, il noto portale del porno ha dovuto rimuovere la riproduzione delle opere presenti nei tre poli museali. Vittoria dunque per i tre celebri poli artistici e culturali che avevano minacciato ricorso immediato ai tribunali nel caso il sito avesse perpetrato nelle sue condotte. Pornhub dal suo canto però non rinuncia al progetto "Classic Nudes" la galleria di opere d'arte erotica del sito che ha dato vita al contenzioso. La sezione del portale infatti resta aperta, animata ancora dai numerosi contenuti derivati dai dipinti di altre importanti gallerie d'arte del mondo come cui il Musée d'Orsay di Parigi, la National Gallery di Londra e il Metropolitan Museum of Art di New York. che non si son opposte alla riproduzione  dei propri dipinti.

Secondo gli Uffizi nel comportamento del sito web è ravvisabile una grave violazione del copyright, dato che non è stata chiesta l’autorizzazione per usare le immagini delle opere detenute dal museo. Per questo era partita la diffida nei confronti di MindGeek Holding, società lussemburghese proprietaria del sito Pornhub a cui avevano fatto seguito analoghi provvedimenti da parte degli altri due musei. In particolare, agli Uffizi non è piaciuto l'uso da parte di Pornhub della famosa "Venere di Urbino" di Tiziano (1538) in una ricostruzione pornografica con una coppia amatoriale di adulti. Il Louvre invece aveva avviato un'azione legale per l'uso di un suo dipinto del tardo XVI secolo "Gabrielle d'Estrees e una delle sue sorelle" (circa 1594) di un artista sconosciuto, e il Museo del Prado per l'uso di opere nelle sue collezioni, tra cui "La Maja Desnuda" di Francisco de Goya. Tra le altre opere molto famose riprodotte anche la nascita di Venere di Botticelli, Il bagno turco di Ingres e L'origine del mondo di Courbet.

Quando Pornhub ha lanciato "Classic Nudes", l'azienda aveva detto che il progetto serviva anche per aiutare i musei a recuperare visibilità dopo la crisi indotta dalla pandemia. “Alcuni dei migliori porno di tutti i tempi non sono su Pornhub, ma si possono trovare solo nei musei”, recitava il video di lancio "Perché il porno potrebbe non essere considerato arte, ma alcune opere d'arte possono sicuramente essere considerate porno". Per i musei però era solo una trovata commerciale per cui è richiesta l'autorizzazione dei musei.

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