“Stuprata per corrispondenza”: rapina nella villa del giudice di ‘Forum’ Bernardini De Pace

Notte di terrore nella "Villa delle rane e delle rose", dimora immersa nel verde di Montemarcello, frazione di Ameglia (La Spezia), e residenza dell’avvocata matrimonialista Annamaria Bernardini De Pace, nota anche per la sua partecipazione al programma televisivo "Forum".
Tra venerdì 22 e sabato 23 maggio, tre malviventi si sono introdotti nella villa, devastandola e aggredendo brutalmente il custode. Un’azione violenta, descritta dagli inquirenti come simile a quelle viste nel film Arancia Meccanica, che ha lasciato dietro di sé una scia di distruzione e paura.
Cosa è successo nella villa dell'avvocata De Pace
La rapina si è consumata nelle ore più buie della notte. Bernardini De Pace, figlia di un magistrato leccese e di un’avvocata pugliese, si trovava lontana, impegnata a San Patrignano per una lezione di diritto rivolta a 900 ragazzi in percorso di recupero dalla tossicodipendenza. Intorno alle 3 del mattino, una chiamata da parte dei carabinieri di Ameglia ha interrotto la sua notte: la informavano che dei ladri erano penetrati nella villa e che il suo fidato collaboratore Daniele, da vent’anni al suo fianco, era stato ricoverato in ospedale.
Secondo la ricostruzione dei fatti, è stato proprio Daniele – che vive in una porzione della residenza – ad accorgersi dell’intrusione. Dopo aver accompagnato la fidanzata alla macchina, ha notato una luce accesa in casa, che era certo di aver lasciato spenta. Entrato per controllare, si è trovato faccia a faccia con i tre rapinatori. Due lo hanno aggredito mentre il terzo, probabilmente, faceva da palo.
I malviventi volevano sapere dove si trovasse la cassaforte e cercavano gioielli. Daniele ha cercato di spiegare che nella casa non c’erano oggetti di valore: "L’avvocato non tiene nulla qui", avrebbe detto, ma questo ha solo scatenato la rabbia dei rapinatori, che lo hanno minacciato di morte. Brandivano un punteruolo, lo stesso strumento usato per forzare la cassaforte.
Alla fine, i ladri hanno messo le mani su un bottino piuttosto misero – poche migliaia di euro – molto meno di quanto evidentemente si aspettassero. Delusi, hanno sfogato la loro frustrazione distruggendo arredi, mobili, vetrate e suppellettili. I danni complessivi sono stimati attorno ai 100mila euro.
Il custode, colpito con violenza, ha riportato numerose contusioni, in particolare alla testa e alle ginocchia. È stato trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale San Bartolomeo di Sarzana per gli accertamenti medici. Ancora sotto choc, ha raccontato che i rapinatori sembravano avere un accento dell’Est Europa, ma i dettagli restano da verificare.
"Stuprata per corrispondenza"
Dopo l’irruzione, è stato lo stesso Daniele, seppur ferito, a dare l’allarme contattando i carabinieri di Sarzana. Sul posto è intervenuto il comandante Marco Da San Martino, che coordina le indagini per identificare i responsabili. In un’intervista al Corriere della Sera, Bernardini De Pace ha detto: "Mi sento stuprata per corrispondenza. Ho subìto una violenza, anche se ero lontana. Ho vissuto un’angoscia disperata per Daniele. L’hanno massacrato. Poi ho passato la notte al telefono con i carabinieri per dare indicazioni sulla casa".
Allo stesso giornale ha confidato la sua amarezza: "Sono 23 anni che vivo lì e non ho mai pensato che potesse accadere qualcosa del genere".
La villa, affacciata sul mare, era per lei un rifugio di pace. Ora, dopo la violazione e la violenza, resta un luogo ferito.