Strangolò una tassista e poi le sparò in faccia: fermato dopo 7 mesi, decisiva la testimonianza della vittima

Un uomo cinese di 35 anni è stato fermato dalla squadra mobile di Prato per tentato omicidio e rapina a mano armata: è considerato l’autore di una violenta aggressione ai danni di una tassista avvenuta lo scorso aprile. La donna, anche lei una cittadina cinese di 46 anni, la notte fra il 17 e il 18 aprile scorso venne derubata di 9.000 euro e dei suoi cellulari e poi subì uno strangolamento in auto. Riuscì a liberarsi con un morso dal suo aggressore ma poi lui le sparò in faccia con una pistola calibro 9. La tassista riportò un trauma cranico con ritenzione del proiettile e serio pericolo di vita, nonché conseguenti limitazioni dei movimenti del rachide cervicale.
Ora la procura di Prato ha disposto il fermo di indiziato di delitto: il 35enne – arrestato anche con l'accusa di detenzione di stupefacenti poiché nelle perquisizioni gli hanno trovato nove chili di droga di vario tipo – stava per scappare dall’Italia. Decisivi per individuarlo la testimonianza della vittima, che nonostante le gravi lesioni è riuscita a ricostruire l’accaduto, e l'esame del Dna: l'aggressore aveva infatti lasciato tracce impugnando il cavo di una ciabatta elettrica usato per strangolare la donna mentre lui era seduto nei sedili posteriori e lei era davanti alla guida.
Secondo quanto hanno ricostruito in questi mesi gli investigatori, quella sera di aprile l’uomo aveva contattato la tassista abusiva dicendole di dover andare in città da un amico. Salito sull’auto all'altezza di via Pistoiese 430, strada della Chinatown pratese, l’uomo spinse la donna ad andare in una stradina secondaria, poi la fece fermare e la costrinse a trasferire 9.000 euro dal wallet tramite Wechat pay. Poi l’aggressione. Dicendole “Ti ammazzo”, le passò un cavo intorno al collo mentre la colpiva con pugni al volto. A un certo punto lui stesso si mise al posto di guida e le sparò colpendola all'altezza dell'orecchio sinistro.
L'aggressore poi scappò a piedi lasciando la tassista svenuta. Fu lei, pur sanguinante e ferita gravemente, a riuscire a chiedere aiuto: venne soccorsa da personale sanitario e da un poliziotto libero dal servizio che stava passando. La procura ha chiesto al gip la convalida del fermo e la misura della custodia in carcere per l’uomo a cui sono state trovate anche una pistola con cartucce inserite e altre due pistole in fase di modifica, nonché utensili per modificare armi da sparo.