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Strage Monreale, 18enne non risponde al Gip: “Noi aggrediti, non ho incitato Calvaruso a sparare”

Samuel Acquisto, il 18enne palermitano fermato con l’accusa in strage in concorso con il 19enne Salvatore Calvaruso per la sparatoria di Monreale in cui sono rimasti uccisi i tre ventenni, ha ammesso che era presente ma di non aver visto gli spari e ha negato assolutamente di avere incitato l’amico a fare fuoco.
A cura di Antonio Palma
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Salvatore Calvaruso e Samuel Acquisto
Salvatore Calvaruso e Samuel Acquisto

“Siamo stati aggrediti e da me nessun incitamento a sparare”, sono questi i punti chiave della dichiarazione spontanea fatta mettere a verbale da Samuel Acquisto, il diciottenne palermitano fermato con l'accusa in strage in concorso con il 19enne Salvatore Calvaruso per la sparatoria avvenuta la notte del 26 aprile scorso a Monreale in cui sono rimasti uccisi i tre ventenni Salvo Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli.

Durante l’interrogatorio di garanzia per la convalida dell’arresto in carcere, il giovane non ha risposo al Gip avvalendosi della facoltà di non rispondere ma, al termine dell'udienza, ha voluto rilasciare dichiarazioni spontanee dicendosi estraneo ai reati che gli vengono contestati e dando una sua versione dei fatti.

Come ha riferito il suo legale, che ha assistito all’interrogatorio e all’udienza, Acquisto ha detto di non aver assistito agli spari esplosi dall’amico Salvatore Calvaruso e di essere scappato dal luogo dopo essere stato aggredito dai presenti durante la rissa che ha preceduto i colpi di arma da fuoco mortali. Il giudice si è riservato la decisione e nelle prossime ore dovrà stabilire se convalidare il fermo.

"Il mio assistito ha riferito di non essere stato presente alla sparatoria e che lui è gli altri ragazzi della comitiva sono stati aggrediti. Lui è scappato e poi è ritornato quando ha sentito esplodere i colpi” ha raccontato l'avvocato Roberto Bellotta, aggiungendo: “Ha negato assolutamente di avere incitato qualcuno a fare fuoco”.

Proprio quest’ultimo punto è una delle accuse fondamentali che gli vengono mosse dalla Procura di Palermo. Acquisto infatti è accusato di avere spinto Salvatore Calvaruso a fare fuoco contro la folla dopo la rissa in strada e di avere poi accompagnato in moto l’amico lontano dal luogo della strage, quando il 19enne è caduto dal suo mezzo lasciandolo sul posto. A carico di Acquisto gli inquirenti hanno otto testimoni oculari che lo avrebbero indicato come incitatore ma anche le immagini delle videocamere di sorveglianza della zona.

Acquisto e Salvatore Calvaruso, entrambi pugili in erba, erano molto amici e uscivano spesso insieme. Dopo l’arresto di Calvaruso, Samuel Acquisto è stato fermato domenica dai carabinieri dopo essersi consegnato mentre i militari lo cercavano dopo che le indagini lo avevano collocato su luogo della strage. Il giovane ha ammesso che faceva parte della comitiva quando Calvaruso ha sparato, ma non ha riferito nulla su chi altri faceva parte del gruppo di palermitani quella notte. Il 18enne ora è detenuto in isolamento nel carcere di Pagliarelli.

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