Strage di Monreale, Salvatore Calvaruso resta in carcere: “Ho trovato la pistola per strada”

Salvatore Calvaruso resta in carcere. Lo ha deciso la giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo Ivana Vassallo che ha convalidato il fermo di polizia giudiziaria emesso dalla Procura nei confronti del 19enne del quartiere Zen accusato di avere ucciso tre giovani a Monreale.
Nella giornata di ieri, martedì 29 aprile, il giovane si era avvalso della facoltà di non rispondere ma aveva reso dichiarazioni spontanee ammettendo di aver sparato nella folla e aveva chiesto perdono alle famiglie delle vittime.
Il giudice ha disposto la custodia cautelare nel carcere Pagliarelli, Calvaruso è accusato di avere sparato ad altezza d'uomo nella notte tra sabato 26 e domenica 27 aprile.
"Ricordo che sono caduto per terra e mentre ero ancora per terra altre persone hanno cominciato ad aggredirmi con calci e pugni. Mi sono rialzato ed ho provato a scappare, cadendo di muovo, mi sono alzato ancora una volta e sono salito sullo scooter per andare via ma sono stato aggredito di nuovo e sono caduto per terra con lo scooter", avrebbe detto il 19enne.
"A quel punto, dal borsello di colore scuro che indossavo ho estratto una pistola semiautomatica che avevo rinvenuto qualche giorno prima per strada all'interno del mio quartiere, e ho cominciato a sparare all'indirizzo di questi 3/4 ragazzi che in quel momento mi stavano aggredendo". Sarebbe questa la sua ricostruzione dei fatti.
"In questi giorni ho riflettuto ed ho ricordato che ho sparato tre colpi. – avrebbe aggiunto – Chiedo scusa a tutti i familiari per quello che è successo".
Il 19enne, secondo chi indaga, avrebbe anche dei complici che gli investigatori stanno cercando. Non sono ancora state trovate le armi usate per uccidere le tre vittime: Salvatore Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli, 23, 25 e 26 anni.
Le pistole sarebbero, secondo gli inquirenti, almeno due, i bossoli rinvenuti sul luogo del triplice omicidio sono una ventina.

Questa mattina è stata eseguita all'istituto di medicina legale del Policlinico l'ultima autopsia, quella sul corpo di Andrea Miceli. Ieri i medici legali Stefania Zerbo, Tommaso D'Anna e Simona Pellerito hanno eseguito al Policlinico le altre due sulle salme di Turdo e Pirozzo, i due cugini.
La prima vittima, il 23enne, è stata raggiunta da due colpi, al torace e alla pancia, la seconda da un solo proiettile al collo, fuoriuscito dal volto. Invece Miceli, deceduto in ospedale poche ore dopo la sparatoria, è stato colpito da un proiettile al torace.
Una volta completati gli esami i corpi sono stati restituiti alle famiglie per celebrare i funerali. Le esequie saranno il 2 maggio nella Cattedrale di Monreale, alle 10.30.
Il Comune di Monreale si è fatto carico delle spese, "un gesto di vicinanza alle famiglie coinvolte da un così grave e inaspettato lutto". Ieri si è svolta una fiaccolata in paese, a cui hanno preso parte centinaia di persone.