Strage di migranti, polemica su Triton: interventi solo in casi gravi
La nuova tragedia del mare nelle acque del Canale di Sicilia con 29 immigrati morti per ipotermia mentre cercavano di raggiungere le coste italiane a bordo di un gommone ha scatenato numerose polemiche in Italia. Nel mirino soprattutto la missione gestita direttamente da Frontex, Triton, e i suoi limiti di intervento rispetto alla precedente Mare Nostrum gestita dall'Italia. Un "orrore" lo ha definito la presidente della Camera, Laura Boldrini, sottoleinado che le "persone sono morte non in un naufragio, ma per il freddo". "Queste le conseguenze del dopo Mare Nostrum" ha aggiunto l'ex portavoce dell'Unhcr. "Triton non è sufficiente" ribadiscono anche le organizzazioni umanitarie, e critiche arrivano anche dallo stesso partito del Premier Matteo Renzi. l Cocer della Guardia Costiera invece invocano più uomini e mezzi, un ammodernamento della flotta a disposizione e l'utilizzo dei militari in esubero che nei prossimi anni andranno in mobilità o prepensionamento.
Triton continuerà
Critiche ma per motivi opposti anche dal segretario della Lega Nord Matteo Salvini che chiede la chiusura della missione. La strage al largo di Lampedusa con 29 immigrati morti è "altro sangue sulle coscienze sporche dei falsi buoni", ha scritto infatti il leader del Carroccio annunciando inoltre che chiederà al presidente della Commissione europea Jean Claude Junker di sospendere Triton perché incoraggia le partenze dall'Africa. Un'idea condivisa anche dai vertici di Frontex che, come racconta il Corriere della Sera, nell'ultima riunione hanno ribadito come la presenza di navi in acque internazionali "rischia di incoraggiare le partenze". Ad ogni modo dal Viminale hanno ribadito le regole di Triton che prevede che i mezzi di soccorso, 25 tra navi e motovedette e nove aerei, si muoveranno soltanto in caso di grave pericolo.