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Incidente sul lavoro a Casteldaccia

Strage di Casteldaccia, chiuse indagini sulla morte dei 5 operai: sei indagati per omicidio colposo e lesioni

Chiuse le indagini sulla strage di Casteldaccia, il tragico incidente sul lavoro in cui morirono cinque operai. Persero la vita il 6 maggio 2024 durante un intervento in una vasca di raccolta dei liquami. Sei persone e due società indagate per omicidio colposo, lesioni gravissime e responsabilità amministrativa.
A cura di Eleonora Panseri
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I cinque operai morti nella strage di Casteldaccia.
I cinque operai morti nella strage di Casteldaccia.
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Si chiamavano Epifanio Alsazia, Giuseppe La Barbera, Ignazio Giordano, Giuseppe Miraglia e Roberto Ranieri i cinque operai morti all'interno di una vasca di raccolta dei liquami mentre tentavano di rimuovere un'ostruzione il 6 maggio 2024, a Casteldaccia.

Oggi, mercoledì 3 dicembre, è arrivata la notizia della chiusura delle indagini, coordinate dalla Procura di Termini Imerese, sulla drammatica strage sul lavoro. Di una squadra di 7 persone, solo uno è sopravvissuto.

I pubblici ministeri titolari del fascicolo, Elvira Cuti e Giacomo Barbara, hanno iscritto 6 persone nel registro degli indagati, oltre a due società, Quadrifoglio Group Srl e Amap Spa, contestando i reati di omicidio colposo aggravato dalla violazione delle norme antinfortunistiche, lesioni personali colpose gravissime e, per gli enti, la responsabilità amministrativa.

Secondo gli inquirenti, come si legge nelle carte che Fanpage.it ha avuto modo di visionare, gli indagati avrebbero omesso o gestito in modo irregolare aspetti fondamentali della sicurezza.

Tra questi, ci sono la mancata valutazione del rischio in ambienti confinati, la predisposizione incompleta o irregolare dei Piani di Sicurezza e Coordinamento e dei Pos, la mancata nomina di un coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione.

I lavoratori si sarebbero quindi calati nella vasca senza adeguati dispositivi di protezione né un'effettiva conoscenza del rischio.

Stando a quanto ricostruito, infatti, durante il tentativo di inserire una sonda per localizzare l'ostruzione, si sarebbe sprigionato acido solfidrico in concentrazioni letali. In questo contesto un primo operaio aveva perso conoscenza e gli altri colleghi, nel tentativo di aiutarlo, erano morti con lui.

Gli inquirenti hanno anche svolto accertamenti relativi alle gravissime lesioni riportate da un altro lavoratore, sopravvissuto ma con una compromissione polmonare, evento che la Procura riconduce alle stesse omissioni.

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