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Strage di Alessandria, Suor Natalina: “Non sapevamo che aveva già ucciso moglie e figlio”

Martino Benzi, 67 anni, ha ammazzato suo figlio 17enne e sua moglie di 55 anni nell’appartamento in cui vivevano in una zona vicina al centro di Alessandria. Poi si è spostato alla Casa di Riposo Michel, sempre ad Alessandria, e lì, nel giardino, ha ucciso sua suocera di 80 anni per poi togliersi la vita.
A cura di Gianluca Orrù
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Suor Natalina Rognoni, Madre Superiora Istituto Divina Provvidenza di Alessandria
Suor Natalina Rognoni, Madre Superiora Istituto Divina Provvidenza di Alessandria

Il racconto di Suor Natalina Rognoni è preciso: "Il genero è arrivato all'orario di entrata alle 10.30, ha preso la suocera che era al primo piano, l'ha portata come di solito in giardino, per fortuna non avevamo ospiti ancora in giardino perché è stato uno dei primi ad arrivare. Oggi era una giornata molto bella, noi abbiamo un giardino molto grande… e lì è successo il fatto".

Intorno alle 11 vengono scoperti i corpi, Martino Benzi ha ucciso sua suocera 80enne con un coltello e poi con quella stessa lama si è suicidato. "Siamo tutti sconvolti – racconta Suor Natalina Rognoni, Madre Superiora dell'Istituto Divina Provvidenza di Alessandria – era una donna dolcissima di 80 anni. Quando ha visto il genero ha detto ‘oh mio Martino', perché lui veniva tutti i giorni".

La casa di riposo Michel di Alessandria
La casa di riposo Michel di Alessandria

Suor Natalina descrive Martino Benzi come "preciso, molto puntuale in tutto" e "anche con la suocera si è sempre comportato bene". Un ritratto che ricorrerà nelle parole dei vicini di casa di via Lombroso, quartiere Pista Vecchia di Alessandria. Perché "noi al momento non ne eravamo a conoscenza – dice Suor Natalina – ma la moglie e il figlio, li ha uccisi prima".

La scientifica in via Lombroso ad Alessandria
La scientifica in via Lombroso ad Alessandria

Gli investigatori giunti nella Casa di Riposo Michel di Alessandria provano a contattare la scuola del figlio 17enne di Martino Benzi, un istituto tecnico, e il posto di lavoro della moglie, 55 anni, ma entrambi non sono presenti. Si dirigono verso l'appartamento di Via Lombroso e lì trovano i loro corpi.

Le finestre dell'appartamento della famiglia Benzi
Le finestre dell'appartamento della famiglia Benzi

"Non credevo che potesse fare una cosa del genere", queste le parole di un vicino, accompagnate da quelle di altri che raccontano di un uomo, Martino Benzi, definito come "tranquillo", "mite", "che passa inosservato", "normale".

I dintorni di via Lombroso sono giusto un isolato, un quadrato di strade dove i vicini si incontrano sempre o dal tabaccaio o dalla panettiera di fiducia, che racconta di "una coppia squisita, che vedevo molto spesso, lui soprattutto. Per questo non riusciamo a spiegarci il perché di questo gesto. Al mattino venivano a prendere il pane e il pomeriggio la focaccia. Ieri pomeriggio il signore è venuto a prendere la focaccia per la moglie. Per questo… spero che abbia lasciato qualche scritto per spiegare il suo gesto".

Il tabaccaio del quartiere
Il tabaccaio del quartiere

Il tabaccaio del quartiere si ricorda di lui: "Certo, è un mio cliente – spiega – veniva qui, era sempre molto preciso, comprava i sigari, ritirava i pacchi Amazon, pagava le bollette". Un altro frequentatore della tabaccheria si trova proprio di fronte al civico dove fino a questa mattina vivevano i Benzi: "Lo incontravo lì davanti, parlavamo di calcio, ma mai niente di personale, mi sembrava una persona pulita".  "Per noi è una bomba, un fulmine a ciel sereno – dice il tabaccaio – non si poteva immaginare una cosa del genere".

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