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Strage A1, il papà delle bimbe morte torna libero: “Pochi centimetri e li avrei salvati”

Nelle scorse ore i giudici hanno accolto l’istanza del legale difensore di Emil Ciurar e ne hanno decretato la liberazione. “Mio padre ha gridato: attento! Allora ho aperto gli occhi e ho visto il tir davanti a me, ho provato a sterzare a sinistra. Pochi centimetri e li avrei salvati tutti”, ha ripetuto l’uomo parlando dell’incidente.
A cura di Antonio Palma
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È di nuovo un uomo libero Emil Ciurar, il trentenne protagonista del drammatico incidente sulla A1 ad Arezzo dove hanno perso la vita due sue figlie, di 8 mesi e 10 anni, e i suoi genitori, di 50 e 52 anni. Nelle scorse ore i giudici del Tribunale di Arezzo hanno accolto l’istanza del legale difensore dell’uomo e ne hanno decretato la liberazione. Ciurar era già ai domiciliari dopo una breve carcerazione seguita al drammatico incidente e ora potrà attendere da uomo libero il processo a suo carico. Il trentenne rumeno infatti resta ancora indagato e accusato del reato di omicidio colposo stradale plurimo. Gli stessi giudici che lo avevano scarcerato, disponendo la misura cautelare degli arresti domiciliari, infatti hanno stabilito che ormai non sussiste per lui il pericolo di fuga.

Del resto l’uomo è risultato negativo ad esami dell’alcol e tossicologici e sin da subito ha ammesso le sue colpe, raccontando: “Guidavo da 30 ore e non riuscivo a tenere gli occhi aperti. L’uomo ora potrà decidere se tornare in Romania, dove ha la residenza e da dove era partito in auto, o se restare in Italia, ospite di parenti e amici in Campania dove era diretto al momento del tragico schianto. L’uomo aveva già chiesto e ottenuto un permesso la scorsa settimana per poter partecipare ai funerali dei parenti in Transilvania ed era poi ritornato a Napoli, nella casa di uno zio dove scontava gli arresti domiciliari.

Proprio verso la Campania Emil Ciurar stava viaggiando con tutta la famiglia al momento del tragico schianto all'altezza di Badia al Pino. La sua auto ha sbandato vistosamente finendo nella corsia di emergenza e in una piazzola di sosta dove purtroppo in quel momento si era fermato un camion. L’impatto è stato devastante e non ha lasciato scampo ai due bimbi e ai due cinquantenni. Andavamo a Napoli dove ho dei parenti, per lavorare qualche mese. Non riuscivo a tenere gli occhi aperti. Mio padre ha gridato: attento! Allora ho aperto gli occhi e ho visto il tir davanti a me, ho provato a sterzare a sinistra. Pochi centimetri e li avrei salvati tutti", ha ripetuto Emil Ciurar in questi giorni parlando dell’incidente in cui  sono rimaste ferite altre sette persone, tra cui la mamma dei bimbi morti e la gemellina della vittima di 8 mesi.

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