Stato mafia, Guzzanti: “Solidarietà a Riina e Bagarella”. Scoppia la polemica

È polemica dopo il tweet di Sabina Guzzanti che, intervenendo sul caso del divieto per i boss mafiosi di assistere alla deposizione del Presidente Napolitano nel processo sulla trattativa tra Stato e Mafia, ha scritto: "Solidarietà a Riina e Bagarella". Dopo la decisione della Corte d'Assise di Palermo di non autorizzare gli imputati Salvatore Riina e Leoluca Bagarella ad assistere neanche videoconferenza all'udienza del 28 ottobre al Quirinale, la comica infatti aveva attaccato: "Solidarietà a Riina e Bagarella privati di un loro diritto. I traditori nelle istituzioni ci fanno più schifo dei mafiosi". L'uscita a gamba tesa della Guzzanti ha ovviamente scatenato una valanga di polemiche dal mondo politico e non solo. Uno dei primi a commentare è stato infatti il presidente del Pd Orfini, secondo il quale la presa di posizione della Guzzanti "dimostra che la crisi di una certa cultura di sinistra è ormai irreversibile". "Ma la guzzanti che esprime solidarietà a Riina e Bagarella pensa di essere molto diversa da chi definiva mangano un eroe?" si è chiesta invece la giovane parlamentare democratica Giuditta Pini.
Le critiche: "Trovata pubblicitaria per promuovere il suo film"
Contro Guzzanti anche il centrodestra. Fabrizio Cicchitto del Ncd accusa la comica di "trovata pubblicitaria" per promuovere il suo film "in crisi di pubblico", mentre Daniela Santanchè ha commentato: "Sabina si è bevuta il cervello. Per convincere qualcuno ad andare a vedere La trattativa ci si inventa di tutto, si arriva persino a legittimare due boss. La paladina della libertà di espressione stavolta l'ha fatta grossa. Vergogna!". Critiche sono arrivate però anche da Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso dalla mafia, che ha dichiarato: "È una cosa vergognosa che non voglio commentare, preferisco ricordare chi sono Riina e Bagarella, sono quelli che hanno ammazzato non solo Falcone e Borsellino, ma decine di agenti e uomini dello Stato. Quali sono i diritti di Riina e Bagarella che bisogna difendere? Si difendono i diritti di queste persone e non quelli dei magistrati che hanno emesso la sentenza".
Guzzanti: "Paese di ipocriti collusi"
La Guzzanti però non molla e con altri due tweet rilancia: "Andate a vedere latrattativa e capirete perché i traditori nelle istituzioni fanno più schifo dei mafiosi o perlomeno stanno alla pari. Le stragi sono state progettate all'interno delle istituzioni. I mandanti sono colpevoli quanto gli esecutori. Napolitano testimonia". Dopo le critiche e sempre sul suo profilo del noto social alla fine attacca: "Sono pentita, ogni tanto mi dimentico di vivere in un paese di ipocriti collusi e parlo come se mi rivolgessi a persone libere".