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“Sta morendo, aiutatemi”, due giovani salvano neonato guidati al telefono dal 118

Due cugini palermitani hanno salvato la vita a un neonato di 7 giorni praticandogli le manovre di primo soccorso in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. A guidarli al telefono il personale sanitario del 118.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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Si chiamano Fabio Agnello e Loredana Guercio i due giovani che, con calma e sangue freddo, sono riusciti a praticare le manovre di primo soccorso a un neonato di soli 7 giorni, salvandogli di fatto la vita. È accaduto a Palermo, nel quartiere Borgo Nuovo dove i due vivono e dove vive anche il piccolo che ha rischiato di morire: a guidarli sono stati gli operatori del 118 che al telefono hanno detto loro cosa e come fare in attesa dell'arrivo dell'ambulanza.

Il piccolo di 7 giorni non respirava più

Tutto è iniziato quando il padre del neonato è uscito in strada, in via Centuripe, con in braccio il figlio: ‘Sta morendo, aiutatemi”, le parole pronunciate dall'uomo evidentemente sotto choc. È stato a quel punto che è intervenuto prima il 24enne, Fabio Agnello, e poi la cugina Loredana Guercio che ha subito preso tra le braccia il neonato cercando di capire cosa stesse accadendo. Agnello ha composto il 118 e si è messo in contatto con i medici della sala operativa che, al telefono, hanno guidato i due. La cugina ha così eseguito quello che le veniva detto dai sanitari così da fa respirare di nuovo il piccolo.

È stata un'esperienza incredibile

Nel frattempo è stata inviata un’ambulanza, che è arrivata velocemente con a bordo il medico di rianimazione. Quando il personale sanitario ha visitato il piccolo che è stato poi trasportato in ospedale ha confermato che le manovre eseguite dai due cugini gli hanno di fatto salvato la vita. Il pronto intervento dei due ha consentito al piccolo di resistere fino all’arrivo del medico che l’ha stabilizzato e lo ha trasportato al pronto soccorso pediatrico di Villa Sofia. “È stata un’esperienza incredibile – racconta la donna – sono stati momenti molti forti e pieni di tensione. E stato bellissimo riuscire a salvare insieme ai medici il neonato”.

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