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Strage di Monreale

Sparatoria a Monreale, fermato terzo giovane: 19enne individuato grazie a un post social

C’è stato un terzo fermo per la strage di Monreale del 27 aprile. Nella sparatoria morirono Massimo Pirozzo, Salvo Turdo e Andrea Miceli, di 23, 25 e 26 anni. In arresto sono attualmente tre ragazzi. L’ultimo, il 19enne Mattias Conti, è stato individuato grazie a un post social ed è ora in carcere.
A cura di Gabriella Mazzeo
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I tre ragazzi uccisi a Monreale.
I tre ragazzi uccisi a Monreale.
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C'è un terzo fermo per la strage di Monreale, dove il 27 aprile sono morti in una sparatoria Massimo Pirozzo, Salvo Turdo e Andrea Miceli. I tre giovani di 23, 25 e 26 anni sono deceduti in centro nel comune Palermitano in seguito a una rissa. L'accusa con la quale è stato ora fermato Mattias Conti, 19 anni, è di concorso in strage. Con lui sono stati fermati nei giorni scorsi Salvatore Calvaruso e Samuel Acquisto. Quest'ultimo, secondo le accuse, avrebbe istigato gli amici a sparare tra la folla. Conti è originario del quartiere San Filippo Neri

Il giovane è anche accusato di detenzione illegale e porto abusivo di pistola. Nel corso delle indagini, gli investigatori dell'Arma avrebbero trovato ulteriori elementi contro il 19enne e a conferma del quadro indiziario preesistente. Secondo l'accusa, il 19enne avrebbe impugnato la pistola ed esploso diverso colpi di arma da fuoco sulla folla in via D'Acquisto. Il ragazzo sarebbe stato istigato dall'amico, Samuel Acquisto, e sarebbe al momento il secondo killer in manette. Il primo, sempre secondo le prime indagini, sarebbe invece Salvatore Calvaruso.

Il 19enne è stato arrestato in seguito a un post social visto dalla fidanzata di uno dei tre ventenni assassinati durante la sparatoria del 27 aprile scorso. La ragazza ha infatti visto una foto scattata poco prima della sparatoria in cui si vedono i tre arrestati. All'immagine seguiva un commento e una serie di insulti. Nello scatto acquisito dai carabinieri figuravano Salvatore Calvaruso, il primo dei fermati, e lo stesso Conti, vestito come nelle riprese delle telecamere di videosorveglianza di quella sera.

La fidanzata di una delle vittime era presente al momento della sparatoria e ha quindi potuto vedere il 19enne con i propri occhi negli attimi concitati della strage. L'immagine è stata fondamentale per riconoscere il 19enne, la cui identità è stata poi confermata da diversi testimoni oculari della sparatoria avvenuta in pieno centro.

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