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Sospeso dopo intervista contro la scuola, studente fa ricorso all’Organo di garanzia: “Più rapido del Tar”

“Damiano mi ha appena comunicato di aver presentato ricorso all’Organo di garanzia interno della scuola contro la sanzione della sospensione di 12 giorni”, ha detto l’avvocato di Damiano Cassanelli a Fanpage.it. Il ragazzo, rappresentante dell’istituto “Barozzi” di Modena, è stato sospeso per 12 giorni dopo alcune dichiarazioni critiche sulla scuola rilasciate alla stampa. Il legale sta lavorando anche per presentare ricorso al Tar.
A cura di Eleonora Panseri
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"Damiano mi ha appena comunicato di aver presentato ricorso all'Organo di garanzia interno della scuola contro la sanzione della sospensione di 12 giorni. Il rimedio ha il vantaggio di definire in tempi molto molto più rapidi la questione rispetto al Tar. È una opportunità che si aggiunge a quella già indicata". L'avvocato Stefano Cavazzuti, contattato da Fanpage.it, ha confermato la recente decisione presa dal suo assistito Damiano Cassanelli.

Il ragazzo, rappresentante dell'istituto “Barozzi” di Modena, è stato sospeso da scuola per 12 giorni dopo alcune dichiarazioni critiche rilasciate alla stampa locale durante uno sciopero lo scorso 28 ottobre. “Mi sento tradito e sono molto deluso, perché quella scuola che fin da piccolo mi ha insegnato ad essere una persona sincera, onesta e seria, mi punisce per quello che ho fatto. E l'ho fatto in buonafede, per cui questo onestamente mi dispiace molto”, aveva detto in un'intervista a Fanpage.it qualche tempo fa.

La possibilità del ricorso di garanzia interno era stata indicata anche dalla stessa dirigenza scolastica dell'istituto, guidata dalla preside Lorella Marchesini, sia dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, rispondendo alle interrogazioni parlamentari sul caso di Damiano un paio di settimane fa. Intanto, il legale dello studente ha fatto sapere di star preparando anche il ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) che, come spiegato dall'avvocato, richiede tempi più lunghi.

Intanto, Aser (Assostampa Emilia-Romagna) e Asm (Assostampa Modena), sindacati dei giornalisti regionale e provinciale, hanno annunciato che sabato 24 febbraio alle 15.30 saranno presenti alla manifestazione di solidarietà nei confronti dello studente sospeso.

“Sulla libertà di espressione e sulla libertà di stampa, sancite dalla Costituzione, non si può transigere. […] Il sindacato dei giornalisti  parteciperà alla protesta con docenti, collaboratori scolatici, tecnici, amministrativi, ma anche rappresentanti di studenti e genitori. Il presidio, nell’area antistante il “Barozzi”, è stato organizzato per contestare la decisione dei vertici dell’istituto di sospendere lo studente perché nell’intervista ‘si era permesso' di criticare alcuni aspetti della gestione della scuola", si legge nella nota diffusa dalle associazioni sui social.

Ieri, martedì 20 febbraio, si è anche tenuto un incontro tra i sindacati di Modena e regionali (Flc Cgil, Cisl Scuola e Snals-Confsal) e il vicedirettore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Bruno Di Palma, insieme al nuovo dirigente dell’ambito territoriale modenese, Giuseppe Schena, per far luce sulla vicenda, sottolineando come il clima nell’istituto al momento sia particolarmente teso.

L’auspicio è quello di ripristinare presto la serenità tra il personale della scuola e anche tra il personale, gli studenti, le loro famiglie, obiettivo che però al momento non sembra facilmente raggiungibile. Tanto che di fronte alla possibilità di un’azione ispettiva, annunciata dal vicedirettore generale, la dirigente scolastica Lorella Marchesini avrebbe convocato tutto il personale scolastico per far firmare un documento da lei stessa redatto.

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