19 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Sorelline uccise dalla madre, Tribunale aveva autorizzato le visite del padre ma lei non voleva

Da quando era nella casa famiglia diVerona la donna aveva continuato ad accusare il marito di maltrattamenti e si era opposta alle sue visite alle bimbe. Per questo molto probabilmente è stato un duro colpo per lei la recente decisione del Tribunale che aveva autorizzato la ripresa delle visite del padre.
A cura di Antonio Palma
19 CONDIVISIONI
Immagine

“Mia moglie è sempre stata una buona mamma ma la verità è che aveva dei problemi mentali”, è quanto dichiara il padre delle due sorelline di 3 e 11 anni uccise dalla mamma, Sachithra Fernando Mahawaduge, nella casa famiglia di Verona in cui erano ospitate proprio dopo l’allontanamento dal padre. L’uomo si difende dalle accuse che gli aveva mosso la moglie e chiede ora di chiarire come sia stato possibile che all’interno della casa famiglia nessuno prendesse provvedimenti nonostante le presunte frasi allarmanti che la donna avrebbe riferito alle persone che ha frequentato in questi mesi durante la permanenza nella struttura d'accoglienza. "Piuttosto che dare le bambine a mio marito le ammazzo e mi ammazzo" avrebbe infatti detto la donna il cui corpo senza vita è stato ritrovato ieri nel fiume Adige dove si è gettata togliendosi la vita dopo il duplice omicidio.

Immagine

“Non è mai stato un matrimonio facile ma lei si fissava su delle cose: mi accusava di aver molestato la piccola, di tradirla con diverse donne, perfino di essere un drogato… Ma era tutto nella sua testa” ha dichiarato l’uomo, Ruwan Kiriwellage, al Corriere del Veneto. Dopo un primo allontanamento con il rientro in patria della donna, la coppia pare si fosse riavvicinata ma le cose sarebbero peggiorate di nuovo con l’arrivo della secondogenita.Per un po’ siamo stati bene, le cose sembravano essersi sistemate. Poi però, nell’agosto del 2018, è nata Sandani. Faceva di tutto per impedirmi di vedere le bambine. Alla fine si è rivolta di nuovo ai servizi sociali e all’inizio dell’estate del 2019 si è trasferita in quella struttura, assieme alle nostre figlie” ha raccontato l’uomo.

Da quando era nella casa famiglia la donna aveva continuato ad accusare l’uomo di maltrattamenti e si era opposta alle sue visite alle bimbe. Per questo molto probabilmente è stato un duro colpo per lei la recente decisione del Tribunale che aveva autorizzato la ripresa delle visite del padre anche se con l’ausilio delle assistenti sociali. “Avevo suggerito agli assistenti sociali di affiancarle uno psicologo ma i miei appelli erano caduti ne vuoto. Voglio sapere com’è stato possibile che delle bambine siano morte in quella struttura che doveva essere “protetta” ha aggiunto l’uomo.

19 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views