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Società del gas stacca la fornitura a 300 condomini: “Costi troppo alti e nessuna garanzia”

La società Af Energia taglierà il gas a 300 condomini a causa dei costi troppo alti e di mancanza di garanzie: “Nessuno resterà senza gas”, spiega l’amministratore delegato Federico Agostini.
A cura di Chiara Ammendola
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Sono 300 i condomini che nei prossimi giorni rischiano di trovarsi senza gas dopo che l'azienda fornitrice ha deciso di staccare la fornitura. Accade in Veneto, nella provincia di Padova, dove la Af Energia di Montegrotto Terme, ha fatto sapere che questa decisione avrà effetti su circa 4.500-5.000 famiglie che vivono nei condomini interessati e che hanno sottoscritto un contratto con loro. Si tratta di migliaia di persone smetteranno di ricevere la fornitura di gas dall'azienda: una scelta obbligata e dettata dai costi troppo alti della materia ma soprattutto dalle “insostenibili garanzie”.

A spiegare questa scelta è l'amministratore delegato della società, Federico Agostini, che precisa che comunque "nessuno resterà senza gas" poiché verrà applicata la "procedura di ultima istanza" che garantisce ad alcuni clienti la fornitura di gas nel momento in cui rimangono senza fornitore: “A questo punto – spiega Agostini – per tre mesi il condominio è coperto, se nel frattempo non trova un altro fornitore, resta con queste aziende con una maggiorazione di 14,39 centesimi per metro cubo”.

In provincia di Padova Af Energia ha circa 15 mila utenze su 40 mila clienti totali in Veneto. “Fino a quest'estate – prosegue l'ad – l'importatore non ci aveva mai chiesto delle garanzie, grazie all'affidabilità riconosciutaci dal mercato. Eppure adesso ci chiede almeno il 50%, parliamo di cifre non sostenibili. Non abbiamo mai puntato sulle grandi imprese energivore perché sono ad alto rischio, basta una fattura non pagata per creare una voragine irrecuperabile e con margini di guadagno minimi. Dunque noi stiamo rinunciando al 50% circa dei nostri clienti del gas. Torneremo in campo quando il gas sarà sistematicamente al di sotto di 90 euro/mWh, 1,20 euro a metro cubo nella bolletta”.

Sulle possibili misure da prendere a livello politico, per Agostini “basterebbe sospendere il 30% di Iva, accise ed addizionali, rispetto alle quali le società di vendita sono sostitute di imposta rispettivamente per l'Agenzia delle entrate, la Dogana, i Monopoli e le Regioni. Torneremo a pagare solo quando le condizioni di mercato torneranno accettabili, con un numero di rate superiore alla sospensione, al fine di renderle di impatto "leggero” sulle bollette future”.

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