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Sindaco di Caerano San Marco dichiara: “Picchiato dai nomadi”. Per i carabinieri qualcosa non quadra

Il Sindaco di Caerano di San Marco denuncia di essere stato aggredito da un gruppo di nomadi ai quali avrebbe chiesto di andar via ma i carabinieri lo convocano per vederci chiaro in una vicenda che presenta dei lati oscuri.
A cura di Redazione
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"Sono stato picchiato dai nomadi, li denuncio". Il sindaco di Caerano di San Marco, Gianni Precoma, denuncia di essere stato picchiato da alcuni nomadi della zona dopo aver chiesto loro di allontanarsi dalla piazzola dove si erano accampati con un camper. Il primo cittadino del paesino in provincia di Treviso è stato condotto in ambulanza presso l'ospedale di Montebelluna dove sono state riportate ferite guaribili in cinque giorni.

Immediata la solidarietà del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia che ha dichiarato: "è allucinante che un sindaco di quelli che ama la propria terra, il decoro urbano e vuole tutelare i suoi cittadini, intervenuto soltanto per far osservare leggi e regolamenti, venga pestato brutalmente a sangue. Solidarietà assoluta e fraterna al sindaco Gianni Precoma, ‘colpevole' di aver fatto il bravo amministratore. I cittadini onesti e tutti gli amministratori del Veneto si stringono a te. Al sindaco di Caerano, ricoverato in ospedale a seguito delle percosse, giungano il mio personale abbraccio, gli auguri di pronta guarigione e, soprattutto, la certezza di non essere solo nella comune battaglia per il rispetto della legalità e della civile convivenza".

Il mistero sull'aggressione e la convocazione dei carabinieri

Il sindaco del paesino in provincia di Treviso è stato convocato dai Carabinieri per chiarire alcuni punti oscuri della vicenda: sarebbe andato da solo, senza l'assistenza delle forze dell'ordine, a parlare con gli occupanti del camper.

Al comando della Compagnia dei Carabinieri di Montebelluna non risulta nessuna richiesta di assistenza, che le autorità municipali normalmente producono in circostanze simili in caso di indisponibilità della Polizia municipale.

Il contatto fisico sarebbe avvenuto fra Precoma e una sola persona che è attualmente ricercata. Il gruppo dei tre è noto in zona ma non ha mai dato particolari problematicità, anzi. Si tratta di persone difficilmente ascrivibili come nomadi in quanto residente nella zona da anni e supportato da servizi sociali e Caritas. Non sono presenti, inoltre, precedenti penali per lesioni a persone ma solo piccoli reati legati al danneggiamento di patrimonio.

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