Si schianta con l’auto contro un muro, morto il 45enne Davide Mulargia: tragico incidente nel Nuorese

Tragico incidente nella mattinata di oggi, domenica 14 settembre, all'ingresso di Posada, in provincia di Nuoro, sulla provinciale che collega il paese a La Caletta. Un'auto si è schiantata contro un muro, morto l'uomo di 45 anni alla guida.
La vittima si chiamava Davide Mulargia, era originario di Nuoro. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo viaggiava a bordo di una Toyota Yaris Cross che, dopo aver urtato un cordolo stradale, è finita fuori strada per poi schiantarsi contro un muro di contenimento.
L'impatto è stato estremamente violento e per il conducente, purtroppo, non c'è stato nulla da fare. Il 45enne è morto sul colpo. Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorritori del 118, i Vigili del Fuoco per estrarre il corpo dalla vettura distruttasi nell'impatto e le forze dell'ordine per effettuare i rilievi del caso.
Mulargia era figlio di un medico di famiglia in pensione e un'insegnante, nipote dell’ex capo della polizia Giovanni Coronas, poi ministro dell'interno nel governo Dini, riporta La Nuova Sardegna. I genitori della vittima erano di Siniscola ma da tempo si erano trasferiti a Nuoro.
Il 45enne, a quanto si apprende, era emigrato in Germania e viveva ad Amburgo, ed era rientrato in Sardegna per festeggiare il compleanno del padre e trascorrere alcuni giorni di vacanza con la famiglia.
Nelle ore successive c'è stata un'altra vittima sulle strade della Sardegna. In un incidente sulla strada provinciale 76 è morto don Giulio Corongiu, di 76 anni, parroco della chiesa Nostra Signora di Bonaria a Sant'Antioco. L'auto guidata dal religioso, per cause ancora da accertare, è finita da sola fuori strada.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e l'elisoccorso del 118, ma per il sacerdote non c'è stato niente da fare. "La comunità – si legge in un post del Comune di Sant'Antioco su Facebook – perde uno dei suoi pilastri, figura portante ed esempio per intere generazioni di antiochensi".
"Non bastano le parole per descrivere l'incredulità di fronte alla tragedia, per lenire una ferita così profonda, che ci squarcia nel profondo. Don Giulio mancherà, e la sua assenza sarà incolmabile. Ma se adesso c'è spazio solo per il dolore, siamo certi che il suo esempio si farà strada".