Si schianta col furgone e lo trovano con lo spumante in mano: “Ho bevuto dopo per lo stress”, assolto

Un automobilista altoatesino è stato assolto dall'accusa di guida in stato di ebbrezza nonostante sia stato trovato a bere dello spumante subito dopo l'incidente al volante del suo furgone. Il giudice infatti ha ritenuto valida la sua ricostruzione dei fatti secondo la quale avrebbe bevuto solo dopo lo schianto e in attesa dei soccorsi, che lui stesso aveva chiamato, a causa del forte stress accumulato a seguito dell'incidente.
I fatti contestati risalgono al settembre del 2022 quando l'uomo rimase coinvolto in un sinistro stradale autonomo schiantandosi con il furgone contro il guard rail sulla superstrada Merano – Bolzano, in Alto Adige. Era stato lui a chiedere l'assistenza del 118 ma all'arrivo i soccorsi lo trovarono in condizioni non gravi ma soprattutto intento a bere da una bottiglia di spumante.
Il caso quindi era stato segnalato alle forze dell'ordine e per l'uomo era scattata la denuncia e poi la condanna in primo grado a una pesante ammenda da 8mila euro con la pena accessoria della revoca della patente e la confisca del mezzo.
Sostenendo si fosse trattato di un malinteso, l'uomo aveva fatto ricorso e il Tribunale di Bolzano gli ha dato ragione assolvendolo per non aver commesso il fatto. L'uomo ha sempre sostenuto che non era ubriaco ma che lo schianto sia avvenuto per lo scoppio improvviso di uno pneumatico. Anche il fatto che sia stato trovato con un tasso alcolemico oltre il consentito durante i controlli in ospedale a suo dire era dovuto al fatto di aver bevuto dopo l'incidente.
Una tesi dimostrata in aula sottolineando alcune irregolarità sugli esami clinici effettuati in ospedale. In particolare i periti hanno dimostrato che il test effettuato non aveva valore legale poiché analizzava il plasma e non il sangue intero e inoltre il prelievo era stato eseguito oltre due ore e mezza dopo il sinistro. Due elementi che avrebbero reso inattendibile il risultato del test alcolemico sull'uomo.