Si masturba davanti alla figlia, sì allo sconto di pena: l’ha fatto solo una volta

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di un uomo di 45 anni di Palermo che era stato condannato a sei anni di reclusione perché si era masturbato davanti alla figlia che ancora non aveva compiuto dieci anni. Il padre avrà diritto a uno sconto di pena perché ha commesso “un solo atto sessuale”: la Cassazione, infatti, ha considerato che si trattò di un unico episodio e ha giudicato gli stessi fatti “poco invasivi”. La sentenza del Tribunale ha, insomma, riconosciuto che la vicenda ebbe “un impatto traumatico modesto, tanto che la minore non percepì inizialmente la loro offensività”. Si trattò di un unico caso “a sfondo sessuale” per il quale l’uomo, di sua volontà, aveva chiesto scusa alla bambina con una lettera.
Accolta la tesi difensiva del padre – Ora i giudici della Cassazione hanno accolto la tesi difensiva dell’uomo che dimostra, appunto, come in appello avessero “omesso di considerare che si era in presenza di un unico episodio, che non vi sono state condotte invasive delle zone sessuali della minore”. Per questi motivi questo padre merita uno sconto di pena, con la Cassazione che fa notare che, pur valutando con grande attenzione l’impatto emotivo e psicologico che tale episodio potrebbe provocare, “occorre avere riguardo alle concrete modalità dei fatti, alla loro durata nel tempo, alla loro invasività diretta della sfera sessuale, al coinvolgimento emotivo ed emozionale che esse richiedono o provocano e alle conseguenze che i fatti hanno provocato sullo sviluppo psicofisico della vittima”.