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Si finge malata per saltare lezioni a scuola: indagata professoressa e due medici

Trenta certificati medici per assentarsi dal lavoro. Ora, sono al vaglio della Guardia di Finanza di Rimini. Secondo le indagini, la docente avrebbe truffato lo Stato per una somma di quasi 50mila euro.
A cura di Biagio Chiariello
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Due medici e un'insegnante sono indagati per truffa in concorso dalla procura di Rimini. Secondo le indagini della guardia di finanza locale, coordinate dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi, avrebbero procurato un danno allo Stato pari a circa 47mila euro.

Sarebbe questa la somma che la professoressa, una 30enne originaria della provincia di Reggio Calabria, che nelle ultime tre annate scolastiche ha insegnato in istituti tecnici e professionali del Riminese, avrebbe percepito indebitamente con assenze ingiustificate, ripetute e continuate dal lavoro.

Secondo l'accusa si sarebbe avvalsa di falsi certificati medici redatti dai due professionisti compiacenti, un 65enne e un 58enne residenti entrambi in provincia di Reggio Calabria.

L'insegnante, con un contratto a tempo determinato come supplente, nel periodo da settembre 2019 ad aprile 2022 ha prodotto oltre 30 certificati medici attestanti soprattutto malattie che richiedevano terapie salvavita e la costringevano a lunghi periodi di assenza, come la sindrome di Meniere o un’insufficienza renale cronica.

A queste gravi patologie si sarebbero poi aggiunti anche altri problemi di salute minori: dagli ascessi dentali, passando per lombalgie, distorsioni alla caviglia e persino una reazione avversa al vaccino anti Covid.

La procura di Rimini, ritenendo le presunte malattie diagnosticate alla docente come non gravi ed evidenziando l’assenza del pericolo di vita, a chiusura indagini ha chiesto il rinvio a giudizio per la docente e i medici. A questi ultimi viene contestato anche il reato di falsità ideologica in certificato. La parola passa quindi al giudice per l'udienza preliminare, fissata il 7 febbraio 2023.

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