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“Si è allontanato molto, verificare il coinvolgimento di altri”: le indagini sul bimbo ritrovato a Palermo

Il comandante dei Carabinieri di Paternò Gianmauro Cipolletta ha parlato del recente ritrovamento di Mohamed, il bimbo tunisino di 10 anni che nella notte tra il 12 e il 13 marzo era scomparso dal comune catanese di Santa Maria di Licodia. Raggiunto da Fanpage.it, il militare ha spiegato quanto è stato ricostruito finora e quali saranno i prossimi passi nell’indagine sull’allontanamento del minore.
A cura di Eleonora Panseri
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"Il bambino, che si trova in Italia dal 2021, si è allontanato per motivi che ancora non conosciamo e, sa meglio di me, come i minori vadano ascoltati in modalità protetta. Quindi, al momento non ha ancora dato informazioni circa i motivi per i quali si è allontanato e le modalità con le quali ha raggiunto Palermo, che a noi interessano particolarmente. Il bambino è stato quindi affidato di nuovo al tutore, è in ottime condizioni di salute e ha riacquistato il sorriso. Le indagini chiaramente vanno avanti per cercare di capire l'eventuale coinvolgimento di altre persone".

Così il comandante di Carabinieri di Paternò Gianmauro Cipolletta ha parlato del recente ritrovamento di Mohamed, il bimbo tunisino di 10 anni che nella notte tra il 12 e il 13 marzo era scomparso dal comune catanese di Santa Maria di Licodia. Raggiunto da Fanpage.it, il militare ha spiegato quanto è stato ricostruito finora e quali saranno i prossimi passi nell'indagine sull'allontanamento del minore.

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Il piccolo ha percorso molti chilometri e, come spiegato dal comandante Cipolletta, gli inquirenti stanno cercando di capire se siano coinvolte altre persone nella scomparsa del piccolo e di scoprirne l'identità. "Si tratta di un elemento che ancora deve essere riscontrato da un punto di vista investigato, motivo per cui la Procura giudiziaria minorile non ha voluto rilasciare dichiarazioni sull'argomento", osserva il militare.

Nelle scorse ore i Carabinieri, acquisendo conversazioni sui social media tra connazionali conoscenti del minore, hanno trovato informazioni utili sulla posizione del bambino e lo hanno recuperato grazie all'aiuto dei colleghi di Palermo. "Lo abbiamo rintracciato attraverso attività d'intelligence. Abbiamo fatto acquisire informazioni da alcune chat della comunità tunisina, che è un po' la cerchia relazionale del minore. E da lì siamo riusciti a circoscrivere una zona di Palermo, già da questa notte, e partire con il rintraccio operato dai colleghi", racconta ancora Cipolletta.

Nei giorni scorsi tutta la comunità di Santa Maria di Licodia e gli abitanti dei comuni limitrofi si erano attivati, anche sui social, per ritrovare il bambino. "Abbiamo anche ricevuto qualche segnalazione, in particolare a Catania città, però si sono rivelate tutte infondate, anche perché non abbiamo avuto riscontri nelle immagini delle telecamere di sorveglianza. – aggiunge il militare – Il bambino che è ben inserito nella comunità, tutti erano in apprensione per lui. Il fatto che sia stato portato in salvo è stato un sollievo per tutta Santa Maria di Licodia".

Il bimbo adesso verrà sentito dalla Procura minorile per cercare di capire perché e come sia riuscito ad allontanarsi dal suo Comune per raggiungere Palermo ed eventualmente insieme a chi. "Esatto, questo è quello su cui al momento ci stiamo concentrando", conclude il comandante.

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