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Si accascia accanto alla moglie che corre con lui, Manlio Millo muore durante la maratona

È morto, colto da un malore, mentre partecipava a una maratona a Trieste il 56enne Manlio Milli. Si è accasciato dinanzi agli occhi della moglie che lo ha soccorso prima di essere trasportato in ospedale.
A cura di Chiara Ammendola
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Manlio Millo (foto Venicemarathon)
Manlio Millo (foto Venicemarathon)

Mancavano 700 metri al traguardo quando Manlio Millo si è improvvisamente accasciato al suolo, accanto a lui la moglie, inseparabile compagna di vita e anche lei appassionata di sport e corsa. Purtroppo il 56enne di origini bellunesi non si è più rialzato: trasportato in ospedale a Trieste, è poi morto a Udine dove era stato trasferito per tentare il tutto per tutto.

Una tragica morte raccontata nel dettaglio dagli amici della coppia nonché appartenenti al gruppo Venicemarathon Running Team, di cui i due facevano parte. Tutto si è verificato durante la Corsa della Bora di Trieste, tenutasi domenica 8 gennaio: la maratona di 21 chilometri è iniziata intorno alle 12, ed è alle 16.30, quando mancava meno di un chilometro al traguardo, che Manlio si è accasciato al suolo privo di sensi.

Accanto a lui la moglie Francesca che lo ha immediatamente soccorso, provando a rianimarlo tramite respirazione artificiale. Come riportato dal Corriere della Sera, a quel punto è intervenuta l'equipe medica addetta a sorvegliare la gara che ha prima praticato un massaggio cardiaco e ha poi utilizzato il defibrillatore. Sul posto poco dopo è intervenuto un mezzo del 118 che ha trasportato il 56enne al pronto soccorso dell'ospedale di Trieste, prima di trasferirlo a Udine.

“Soltanto un minuto prima sorrideva alla moglie – le parole di Matteo Pinton, coordinatore responsabile del gruppo Venicemarathon Running Team – mancavano 700 metri al traguardo. Poi, all’improvviso, si è accasciato a terra. Manlio e la moglie Francesca vivevano in estrema simbiosi sia la vita quotidiana che l’attività sportiva”. Pinton ha spiegato che i due si allenavano praticamente sempre e avevano deciso di partecipare alla Corsa della Bora perché amanti dei bei panorami costieri: “Questa maratona permetteva loro di percorrerli anche al di fuori delle classiche strade battute”.

Consulente per una casa farmaceutica, Manlio stava da 22 anni con la sua Francesca, che aveva poi sposato e dalla quale ha avuto un figlio, oggi ventenne. Nato nel Bellunese, dopo le nozze si era trasferito a Mestre dove viveva la moglie. Per tutti era un gigante buono grazie alla sua dolcezza e gentilezza. Nel suo passato non c'erano problemi cardiaci e per questo la morte lascia tutti sgomenti.

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