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Sfreccia 19 volte davanti all’autovelox nascondendo la targa con un casco, centauro stangato

Un 50enne di Aulla da giugno correva col suo scooter davanti all’autovelox di Santo Stefano di Magra, superando il limite di velocità anche di 100 km orari. La polizia locale che lo teneva sott’occhio, dopo mesi è riuscita ad acciuffarlo, nonostante l’uomo abbia sempre coperto la targa del mezzo con un casco. All’uomo sono stati notificati 19 verbali, multe di circa 6mila euro e cinque sospensioni della patente.
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A Santo Stefano di Magra, in provincia della Spezia, un 50enne ha sfidato per 19 volte gli autovelox e gli occhi della polizia locale, sfrecciando con lo scooter ad alta velocità e nascondendo la targa con un casco. Identificato, ha ricevuto circa 6mila euro in multe, la sottrazione di 69 punti dalla patente e 5 sospensioni della licenza di guida.

Era diventata una sfida. Un uomo di 52 anni di Aulla, in provincia di Massa-Carrara, ha dovuto interrompere la sua corsa sfrenata. Da giugno scorso la polizia locale di Santo Stefano di Magra cercava di fermare il centauro che per 19 volte sfrecciava sempre davanti allo stesso autovelox a una velocità eccessiva. L’uomo è sempre riuscito a occultare parte della targa, coprendola con un casco. In questo modo ha continuato la sua corsa quotidiana a una velocità che è arrivata a superare anche di 100 km orari il limite consentito. Negli ultimi giorni, però, questo ping pong tra il 50enne e le telecamere della polizia, si è interrotto. Gli agenti sono infatti riusciti a risalire al nome dell’uomo e a fargli notificare 19 verbali. Le multe cumulativamente ammontano a 5909 euro e la patente di guida, a cui sono stati sottratti 69 punti, è stata sospesa cinque volte.

È finita la corsa. L’uomo per un po’ di tempo non potrà guidare nessun mezzo su strada. Stupisce il modo con cui ha cercato di scaricare le responsabilità che gli sono state contestate. Il centauro, a sua discolpa, ha infatti sostenuto che lo scooter fosse il mezzo generalmente guidato dal figlio e dal nipote e che quindi non fosse lui il destinatario delle sanzioni, ma uno dei due ragazzi. Gli agenti della stazione di Santo Stefano di Magra, a conclusione delle indagini basate anche su telecamere di video-sorveglianza, hanno dimostrato il contrario e denunciato l’uomo per “occultamento di atti veri”.

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