Sette frati cappuccini morti in un incidente in Nigeria: altri sei gravissimi in ospedale

Tragedia sulle strade della Nigeria. Stando alle informazioni delle testate locali, sette frati cappuccini sono rimasti uccisi in un incidente stradale lo scorso 3 maggio. Le vittime, membri della Custodia di San Francesco e Santa Chiara dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini in Nigeria, stavano viaggiavano dallo Stato di Enugu allo Stato di Cross River quando sono stati coinvolti in un gravissimo incidente. Sette di loro sono morti sul colpo, altri sei hanno riportato gravi ferite tanto da richiedere il trasferimento in ospedale a Enugu: sono sottoposti a tutte le cure dal caso. La gravità del fatto è stato confermato in un comunicato stampa dal Convento dei Cappuccini di Enugu il giorno successivo.
Stando alla ricostruzione di quanto accaduto, i tredici frati avevano lasciato la comunità di Ridgeway nello Stato di Enugu a bordo di un furgone. Erano diretti a Obudu nello Stato di Cross River poi l'impatto. I sette cappuccini morti sono: Somadina Ibe-Ojuludu, Chinedu Nwachukwu, Marcel Ezenwafor, Gerald Nwogueze, Kingsley Nwosu, Wilfred Aleke e Chukwudi Obueze.
Attualmente i Cappuccini hanno sette presenze in sei circoscrizioni ecclesiastiche in Nigeria: Onitsha, Enugu, Ibadan, Lagos, Benin e Uyo. La prima missione dei Cappuccini nell'area risale al XVII secolo. In questi anni i frati tentarono di stabilire la loro presenza in Nigeria, senza però riuscirci. Qualche tempo dopo la loro presenza venne confermata nel Delta del Niger e in Benin, mentre erano stati espulsi dal regno di Sao Tome a causa della loro opposizione alla pratica dei sacrifici umani. Nel XX secolo furono i frati cappuccini della Toscana a iniziare l'attività missionaria. Tanto che ancora oggi la custodia della Nigeria dipende ancora dalla Provincia Toscana.