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Sesso con la moglie di un arrestato: guai per il pm antimafia Donato Ceglie

L’uomo – secondo l’accusa – avrebbe avuto rapporti sessuali con la moglie di Gaetano Ferrentino, ex amministratore di un impianto di compostaggio che smaltiva illegalmente rifiuti ed è stato arrestato.
A cura di D. F.
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Grossi guai per il pubblico ministero della lotta all'ecomafia nel casertano, Donato Ceglie: il pm, infatti, avrebbe preteso – e ottenuto – rapporti sessuali dalla moglie di un uomo che aveva fatto arrestare. Gli amplessi si consumavano frettolosamente, talvolta all'interno del suo ufficio della procura di Santa Maria Capua Vetere, a volta in quello della Procura generale a Napoli. Per questa ragione sul capo di Ceglie pende una richiesta di rinvio a giudizio con le accuse di concussione e violenza sessuale perché, secondo il pm di Roma Barbara Sergenti – "induceva Maria Rosaria Granata, 46 anni, moglie di Gaetano Ferrentino, a instaurare e proseguire una relazione sentimentale che gli procurava indebitamente rapporti sessuali".

La vicenda ha contorni ancora poco chiari, tant'è vero che la richiesta di rinvio a giudizio è ancora ferma sulla scrivania del gip. Tutto inizia nel 2007. Ceglie si occupa dell'inchiesta "Chernobyl", scopre tonnellate di rifiuti interrati tra Caserta, Napoli e Vallo della Lucania e sequestra un impianto di compostaggio si cui Gaetano Ferrentino è amministratore unico, spedendo quest'ultimo agli arresti domiciliari. Dopo un paio di anni, secondo la Procura di Roma, sarebbero iniziati i rapporti sentimentali e sessuali con la moglie di Ferrentino, Maria Rosaria Granata. Non è ancora chiaro se la donna fosse stata consenziente: ciò, comunque, avrebbe dovuto indurre il pm ad abbandonare per motivi di opportunità il procedimento contro Ferrentino, nel frattempo rinviato a giudizio. Cosa che non accade. Quello che il pm fa, invece, è ordinare il dissequestro dell'impianto di compostaggio, affidarne la gestione alla Compost Campania e – come scrive la Sargenti – "rilasciare indebitamente il nulla osta per riassumere Maria Rosaria Granata". La donna, infatti, era stata licenziata.

Lo scandalo scoppia nel 2012, quando nelle caselle e mail del Mattino e della Procura Generale arrivano fax e messaggi di posta elettronica scioccanti: "Il dott. Ceglie non è altro che un pagliaccio con la toga ", "Dottore Ceglie, rientra nelle sue inchieste portarsi a letto le mogli degli indagati? E poi sparire distruggendo i numeri di telefonici? Aspetto una sua risposta" e "Da tre anni chiama ripetutamente e si porta a letto con ricatto la moglie di Gaetano Ferrentino".

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